“Non voglio avere segnali ora, ma domani. Abbiamo perso una partita per superficialità e quindi la squadra deve rispondere sul campo. L’intervento c’è stato, l’ha fatto il direttore e sono contento perché ce n’era bisogno. Adesso serve resettare, devo scegliere tra questi giocatori senza remore. Dopo il ritiro è cambiato qualcosa, ma è inutile parlare di tattica quando una squadra entra in campo meno cattiva degli avversari. Se un ambiente, cambiando allenatori e giocatori, continua ad avere problema di mentalità, è probabile che sia un problema ambientale. Accorgimenti tattici? Il Barcellona ha dominato in Europa giocando sempre allo stesso modo, questi sono discorsi da bar che non mi interessano”. Così Maurizio Sarri, allenatore biancoceleste, torna sul momento della Lazio alla vigilia della sfida di Champions League contro il Celtic in conferenza stampa, che segue la sconfitta in campionato con la Salernitana.
“Il Celtic è una buona squadra con discrete qualità tecniche. Non è una squadra semplice da affrontare. Non ci dobbiamo illudere per i risultati negativi in trasferta perché sono match condizionati dall’inferiorità numerica. Quello che avevo da dire l’ho detto ieri, ora è il momento di compattarsi sperando che l’atmosfera della Champions ci dia qualcosa in più”, conclude Sarri.
“Cambiamenti da un punto di vista tattico? No, non ci ho mai pensato. Se avessi cambiato ogni volta perché lo voleva la stampa o i tifosi, sarei ancora ad allenare in Eccellenza”, ha aggiunto il tecnico ai microfoni di Sky Sprot.