
Lautaro Martinez - Foto Tiziano Ballabio / IPA Sport / IPA
Due anni dopo, l’Inter è di nuovo in semifinale di Champions League. Al Meazza è festa grande per gli uomini di Simone Inzaghi, che tremano dopo la rete del vantaggio di Kane, ma reagiscono e ribaltano la partita nel giro di tre minuti con il capitano Lautaro e Pavard. Dier regala un finale di speranza ai suoi, ma non basta. Dopo la vittoria dell’andata, il 2-2 di stasera basta ai nerazzurri. E ora testa al Barcellona, uscito vittorioso dal duplice scontro con il Borussia Dortmund. Si parte tra due settimane in Catalogna, il ritorno sette giorni dopo a San Siro.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Bayern che prova a dominare il possesso palla nella prima mezz’ora, ma in modo alquanto sterile, senza creare occasioni clamorose e lasciando ampi spazi alla squadra di Inzaghi. E infatti sono i nerazzurri che vanno più volte alla conclusione, grazie a un Lautaro che pare in serata di grazie nella sua versione a tutto campo. Il momento difficile nel corso dei primi 45′ arriva nei minuti finali, con la formazione allenata da Kompany che in almeno un paio di situazioni riesce a creare – seppur in maniera confusa – delle chances da gol su cui la retroguardia interista è però attenta a non farsi sorprendere. Alla fine si torna negli spogliatoi su uno 0-0 che è giusto per ciò che si è visto.
A inizio ripresa Thuram si presenta in area di rigore almeno un paio di volte, ma il colpo lo batte Harry Kane, che viene lasciato troppo solo sul secondo palo e con un perfetto diagonale trafigge Sommer per il gol del vantaggio ospite. Dopo qualche minuto in apnea, l’Inter trova la reazione e lo fa facendo esplodere San Siro nel giro di centottanta secondi. Due calci d’angolo, sul primo Lautaro è il più lesto dopo un rimpallo, sul secondo Pavard stacca e raddoppia: Bayern ribaltato. Al 76′ arriva il secondo gol dei tedeschi con Dier grazie a un colpo di testa abbastanza fortunato. Tutto di nuovo in gioco, ma l’Inter gestisce bene e vola in semifinale.

LE PAGELLE DELL’INTER
Sommer, voto 6 – Sempre reattivo e sicuro quando chiamato in causa. Fino al 75′, quando si fa sorprendere dalla strana traiettoria del colpo di testa di Dier, anche influenzata dal forte vento che soffia su San Siro questa sera.
Pavard, voto 7 – Come sempre uno dei migliori. E quello stacco imperioso lo ricorderanno a lungo i suoi tifosi.
Acerbi, voto 6.5 – Kane si muove tanto, ma gli crea pochi problemi. Positivo come tutti i suoi compagni di reparto
Bastoni, voto 6.5 – Sempre perfetto in copertura e non disdegna anche la solita avventura in avanti, quando vede lo spazio che il Bayern gli concede. (87′ Bisseck sv)
Darmian, voto 5.5 – Non può ovviamente garantire la gamba e la quantità di Dumfries.
Barella, voto 6.5 – Il Meazza trattiene il fiato quando dopo pochi minuti chiede l’intervento dello staff sanitario, ma per fortuna dei suoi può continuare e finisce per fornisre la solita prestazionee encomiabilee. (87′ Frattesi sv)
Calhanoglu, voto 6.5 – Non riesce a entrare spesso nel vivo del gioco, ma è sempre essenziale il suo contributo in fase difensiva. E, visto che c’è, pennella un calcio d’angolo perfetto per Pavard.
Mkhitaryan, voto 6 – Abbastanza impreciso per i suoi standard, ma cresce con il passare dei minuti.
Dimarco, voto 5.5 – Torna titolare al posto di un Carlos Augusto in forma smagliante e la differenza tende a vedersi. Quasi tutte le azioni offensivee dei bavarsi nel corso del primo tempo partono da quella parte e a inizio ripresa lascia troppo spazio a Kane in occasione dello 0-1. (73′ Carlos Augusto 6.5 – Entra ed immediatamente fa un intervento provvidenziale)
Lautaro, voto 7.5 – Capitano e leader emotivo della squadra, ma anche il più forte sul prato di San Siro. Ogni occasione dell’Inter o quasi nasce da una sua invenzione. Nel primo tempo prova a fare l’assistman, poi fa il goleador nella ripresa. (81′ Taremi sv)
Thuram, voto 6 – Tanto lavoro di sacrificio per la squadra. E infatti viene maltrattato dai difensori avversari, che lo atterrano spesso e volentieri.

IL TABELLINO CON I VOTI DI INTER-BAYERN
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Urbig 6; Laimer 6 (38’st Coman 6), Dier 6, Kim 5 (25’st Guerreiro 6), Stanisic 5.5; Kimmich 5.5, Goretzka 6 (38’st Pavlovic sv); Olise 5.5, Muller 6, Sané 5 (25’st Gnabry 6.5); Kane 6. In panchina: Peretz, Klanac, Palhinha, Boey, Vidovic, Kusi-Asare, Karl. Allenatore: Kompany 6 ARBITRO: Slavko Vincic (Slovenia) 6.5
RETI: 7’st Kane, 13’st Lautaro Martinez, 16’st Pavard, 31’st Dier.

A MADRID NIENTE REMUNTADA, PASSA L’ARSENAL
La tanto attesa rimonta del Real Madrid non si concretizza al Bernabeu: saranno i Gunners sdi Mikel Arteta a sfidare il PSG in semifinale. L’Arsenal ha un’enorme chance di mettere sostanzialmente in ghiaccio la qualificazione, quando al 12′ viene concesso un calcio di rigore per fallo di Asencio sugli sviluppi di un corner. Saka si presenta sul dischetto e si inventa un mezzo cucchiaio che gli riesce alquanto male e finisce ribattuto da Courtois. Al 25′ il direttore di gara fischia questa volta in favore del Real per trattenuta di Rice su Mbappé, ma è palese l’abbaglio di Letexier, che grazie all’on field review ritorna sui suoi passi.
La squadra di Ancelotti fatica, sembra non crederci affatto a questa difficile rimonta e i primi a segnare sono gli ospiti con Saka che si fa perdonare al 65′ su un bell’assist di Merino. Arsenal che però stacca la testa forse un po’ presto, perché appena due minuti dopo Saliba si fa strappare incredibilmente il pallone nella sua area e permette a Vinicius di siglare il pari. Il tempo per farne altri tre, però, scarseggia, e allora i Gunners festeggiano anche con il gol vittoria di Martinelli: dopo 16 anni sono di nuovo in semifinaledi Champions League.