Champions League

L’Atalanta regala un’ora e rovina tutto in Champions, il Napoli sorride a metà. Roma primo posto insperato

Gian Piero Gasperini - Foto Antonio Fraioli

Emozioni contrastanti per le italiane in un tardo pomeriggio anomalo e agrodolce in compagnia di tutte le competizioni. L’Atalanta è l’ultima a finire in ordine di tempo ed è l’ultima eliminata dalla Champions e l’ultima che scivola agli spareggi di Europa League. Purtroppo la Dea stecca per un’ora forse a livello psicologico, al cospetto comunque di un ottimo Villarreal, e prende l’imbarcata. 0-3 dopo 51′ e tutto sembrava finito, di fatto il tentativo di rimonta nella ripresa c’è con Malinovskyi e Zapata, ma senza che ci sia un reale sentore di ribaltone. Non c’è la qualificazione agli ottavi per il terzo anno di fila, un passo indietro in un girone peraltro meno complicato rispetto alle precedenti due stagioni. Ma c’è comunque da applaudire questa squadra che sta stupendo tutti, ma che continua a soffrire un po’ del braccino del tennista non riuscendo a fare 31 dopo aver fatto 30, un po’ come visto nei precedenti due anni in campionato con la lotta scudetto svanita per dettagli. Non sono però i dettagli a fare la differenza stasera, visto che per un’ora a livello tecnico e di intensità c’è solo una squadra in campo ed è quella di Emery, che in Liga sta facendo male ma che nelle coppe si trasforma sempre. Un vero peccato, visto che dopo il Milan saluta anche l’Atalanta. Restano Juventus e Inter a rappresentare il Bel Paese nell’Europa delle grandi, nella speranza che i sorteggi non siano infami.

Il Napoli si impone in una partita pazza sul Leicester e vola agli spareggi per la fase a eliminazione diretta di Europa League. Il girone C degli azzurri si chiude al secondo posto, dietro allo Spartak Mosca (diretto agli ottavi): una doppietta di Elmas e il sigillo iniziale di Ounas stendono per 3-2 gli inglesi che invece si giocheranno l’accesso in Conference League a febbraio. Succede quasi tutto in un primo tempo ricco di ribaltamenti di fronte. Difficile partire meglio per il Napoli che salva un gol sulla linea con Mario Rui al 3′, per poi ripartire pochi secondi più tardi e sbloccare lo score: l’indiziato è Adam Ounas, protagonista di un colpo da biliardo a battere Schmeichel. I partenopei spingono, sfiorano il raddoppio e alla fine lo concretizzano al 24′. Ed è sempre Petagna a sfornare l’assist, questa volta per Elmas che mette in porta un tap-in facile facile. Sembra tutto in controllo per la squadra di Spalletti, che però cade in una disattenzione rimettendo in partita gli inglesi. Al 27′ è uno dei due difensori centrali, Evans, a trafiggere Meret da pochi passi in seguito a una ribattuta favorevole. Il Napoli subisce il colpo e anche il pareggio, complice un’evidente dormita azzurra: Dewsbury-Hall si coordina al 33′ e infila sul palo lontano, laddove il portiere friulano non può arrivare. Un quarto d’ora da incubo per i padroni di casa che perdono per infortunio Lozano, finito rovinosamente contro un avversario e trasportato in ospedale per accertamenti. La ripresa però torna a sorridere ai partenopei, di nuovo con un super Elmas: cross dal fondo di Di Lorenzo e gol da centravanti vero del macedone al 53′. La gara non ha soste e il Leicester va a pochi centimetri dal 3-3 al 55′ con Maddison, il quale centra in pieno il palo da una ghiotta posizione. L’ultima mezz’ora è fatta di sofferenza alternata alla speranza del poker (sfiorato da Malcuit al minuto 86), ma il punteggio recita 3-2 al triplice fischio con il Napoli che prosegue il suo cammino europeo

La Roma batte 3-2 il Cska Sofia in trasferta e accede direttamente agli ottavi di finale di Conference League, grazie al passo falso del Bodo/Glimt sul campo dello Zorya (1-1). Una buona notizia per Mourinho che evita il turno di spareggio del torneo ma perde Nicolò Zaniolo per infortunio. L’allenatore lascia a Roma Rui Patricio, Mkhitaryan e Smalling. Tra i pali tocca a Fuzato mentre a centrocampo dal 1’ c’è spazio per il giovane Bove con Borja Mayoral e Abraham in attacco. Sono proprio i due attaccanti a portare la Roma avanti 3-0. Sblocca il risultato dopo 15’ Tammy Abraham, grazie ad un’azione centrale insistita che favorisce Karsdorp, bravo a servire il più comodo dei palloni per l’ex Chelsea. La Roma fa la partita, a tratti con percentuali dominanti di possesso palla. La rete del raddoppio è un’invenzione di Borja Mayoral che dopo un cross basso di Vina, beffa Busatto con un colpo di tacco in controtempo al 34’. Strada in discesa per i giallorossi, che nella ripresa trovano il tris con il solito Tammy Abraham che si regala la doppia cifra stagionale e la doppietta con un destro centrale che buca Busatto su cross di Karsdorp. Mourinho spende i primi cambi: fuori l’ammonito Bove (tra i migliori), dentro Villar. Poi fuori la coppia d’attacco per far posto a Zaniolo e Shomurodov. La squadra giallorossa gestisce il risultato, senza affondare. E il Cska Sofia ne approfitta al 75’ con Catakovic che riceve in solitaria in area e col mancino batte Fuzato, fino a quel momento mai chiamato in causa dai bulgari. Ma la notizia peggiore per i giallorossi si ha all’84’ quando Zaniolo si accascia a terra lamentando un problema muscolare: borsa del ghiaccio e spazio a Darboe. L’azzurro classe 1999 sarà da valutare in vista dei prossimi impegni di campionato: Spezia e Atalanta. Al 92’ il Cska si regala anche il secondo gol: la firma è di Wildschut con un tiro dalla distanza, con la complicità di un Fuzato non impeccabile. Ma la notizia migliore arriva nel finale col pareggio del Bodo, che vale un doppio impegno in meno in stagione.

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