Champions League

La Lazio soffre e sorride ancora nel recupero: Pedro regala una vittoria che può essere spartiacque

Maurizio Sarri Lazio
Maurizio Sarri - Foto LiveMedia/Domenico Cippitelli

La Lazio soffre e sorride ancora nel recupero. Una vittoria sporca, insperata, forse nemmeno troppo meritata, anche perché senza quel fuorigioco di un metro rilevato dal Var il Celtic sarebbe passato in vantaggio e l’avrebbe forse portata a casa, invece è la squadra di Sarri, con carattere, voglia, ricerca di riscatto, a portare a casa la partita sempre in extremis. Stavolta non serve Provedel, basta l’ingresso di uno che la Champions la conosce benissimo come Pedro: colpo di testa, non certo la specialità della casa, e vittoria di importanza capitale nell’economia del girone, visto che i biancocelesti sono ora in vetta insieme all’Atletico Madrid e dopo aver rischiato di perderla, puntando forse al pareggio, con questa vittoria trovano forse qualcosa di meglio di un sei al superenalotto.

Sarri non si aspettava nessuna risposta, aveva minimizzato e gettato acqua sul fuoco delle polemiche post Milan, e la squadra, forse pungolata, l’ha accontentato: ha sofferto, ha lottato, ha avuto carattere e anche qualità per riemergere sempre nel finale e vincere contro una formazione come quella biancoverde mai doma e dinamica, ma alla fine alla portata. A Glasgow prima rimonta completa dopo essere andati sotto (per effetto del gol di Furuhashi, pareggiato da Vecino sempre nel primo tempo) ed è un segnale importante per Sarri, che adesso spera in un upgrade della sua squadra sul fronte della fiducia e del coraggio. In attesa di capire se ci sarà il salto di qualità in campionato, in Champions arrivano quattro punti e qualche sorriso per prepararsi al meglio alla battaglia con l’Atalanta.

LA PARTITA – Al 12′ la copertura della difesa biancoceleste non è impeccabile, O’Riley ne approfitta per sfilare e servire Furuashi, bravo a bucare con il destro la porta di Provedel. La Lazio si sveglia soltanto alla mezzora, prima con l’occasione di Immobile (in fuorigioco) poi trovando la rete del pareggio. Al 29′ Romagnoli approfitta di una mischia in area, di testa serve Vecino che allunga quanto basta per beffare Hart. Il portiere quasi la para, ma ormai il pallone dell’1-1 ha varcato la linea di porta. Il primo tempo si chiude, alla fine, con una giusta parità. Sarri, certamente, si aspettava però un altro atteggiamento nella ripresa. Invece arriva la chance per il Celtic di tornare in vantaggio, dopo un’ora di gioco: Provedel ci mette i guantoni sulla conclusione di Hatate. Poco dopo il tecnico richiama in panchina Luis Alberto, visibilmente contrariato per il cambio con Guendouzi. Brivido a dieci minuti dalla fine, gli uomini di Rodgers trovano il gol del nuovo sorpasso con il subentrato Palma, ma dopo il check del Var la rete viene annullata per fuorigioco. La Lazio tira un sospiro di sollievo e si tiene stretto il pareggio, inconsapevole che la gioia sarebbe arrivata al 95′ in una delle ultime azioni del recupero. Cross di Guendouzi sul secondo palo, Pedro infila di testa l’1-2 che regala la vittoria spedendo i biancocelesti a quota 4 punti come gli spagnoli di Simeone.

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