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La notizia più sorprendente è che la Juventus, dopo un avvio europeo al limite del masochismo e l’ennesima figuraccia, è ancora in corsa per gli ottavi di finale di Champions League. Sembra quasi che il destino voglia offrire in continuazione un’altra occasione ad una squadra che in Israele, contro il Maccabi Haifa, è nuovamente affondata, ripiombando in quella crisi che le vittorie contro Sampdoria e gli israeliani sembravano aver allontanato. Finisce 2-0 per i padroni di casa e per i bianconeri la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta è appesa ad un filo: bisogna vincere contro Benfica e Psg e sperare che il Maccabi faccia il suo e prenda punti alla squadra sconfitta di stasera. Difficile a farsi e, in queste condizioni, sembra un’impresa improbabile anche sulla carta. Il Maccabi apre l’ora delle scelte e chiude quello delle riflessioni. Nel momento più delicato della sua carriera, Massimiliano Allegri rischia la panchina ma sembra soprattutto arrivato il momento di una presa di posizione di Andrea Agnelli. Qualche giorno fa, nella lettera agli azionisti, il numero 1 del club ribadiva che “la vittoria è un traguardo cui la Juventus aspira naturalmente a partire dalla stagione in corso”. Ad ottobre inoltrato, la Juventus non ha ancora mai vinto in trasfera, è ultima nel girone di Champions ed è ottava in campionato.
Nel primo tempo la squadra di Allegri è in balia dei traversoni tagliati del Maccabi. In 45′ Szcesny è chiamato agli straordinari in 4 occasioni, in due delle quali è stato trafitto. Spettatore non pagante il portiere israeliano Cohen: una sola parata nel primo tempo sul colpo di testa di Vlahovic nel finale. In quel momento il morale della Juventus era già sotto i tacchi. La serata da incubo è iniziata al 7′: cross di Cornud da sinistra, Atzili anticipa la difesa con una strana deviazione di schiena e Szczesny non riesce a evitare il gol. All’11’ altra occasione: punizione mancina di Chery e palla sulla traversa. Al 24′ l’ennesima nota stonata della stagione della Juventus si chiama Angel Di Maria. L’argentino si ferma, altro infortunio muscolare e nuove assenze in vista a poco più di un mese dal Mondiale in Qatar. La difesa bianconera non risponde presente, mentre il centrocampo fatica a fare da raccordo con un Vlahovic che tocca pochi palloni. Al 34′ Cornud crossa bene da sinistra, Atzili ci prova in girata ma non inquadra lo specchio. La rete del raddoppio però è rimandata al 42′. Ed è l’occasione per la doppietta di Atzili: Cuadrado perde palla, Pierrot conduce il contropie e allarga per il 29enne che col mancino supera Szczesny. Nella ripresa, la Juventus è una confusionaria orchestra di azioni individuali. Senza Di Maria, manca anche quell’estro necessario in una partita bloccata. Il Maccabi regge, la Juventus si affida a traversoni senza una meta.
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