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La tregua ha portato i suoi effetti. Malumori, rumors di spogliatoio (“Non li seguo“, assicura Gasperini), catastrofismi vari non hanno distolto l’Atalanta dal primo obiettivo stagionale pienamente raggiunto. La squadra di Gasperini batte l’Ajax all’Amsterdam Arena e conquista l’accesso da seconda classificata alle spalle del Liverpool agli ottavi di finale di Champions League. Non era scontato. La vigilia per l’Atalanta era stata turbolenta. L’esclusione di Gomez e Ilicic dalla lista dei convocati contro l’Udinese aveva acceso turbolenze che, superate o meno, non hanno minimamente intaccato la prestazione di Gollini e compagni. Anzi, Gasp prepara un match intelligente con Pessina (ora uomo in più dopo essere stato trascurato in avvio di stagione) spina nel fianco con i suoi inserimenti e con Gomez libero di inventare. Per Zapata serata storta e tanto lavoro sporco. La svolta c’è nel finale con l’ingresso in campo di Muriel che sfrutta l’inferiorità numerica degli avversari (il giovane Gravenberch espulso per doppia ammonizione) e firma il gol del ko ai danni di Huntelaar e compagni. La cinquantesima partita europea dell’Atalanta è un gioiello da incorniciare, seconda solo all’impresa di Anfield che ha laureato i bergamaschi come quinta squadra italiana capace di battere il Liverpool a casa sua. Per l’Ajax prosegue il tabù italiano. L’ultima vittoria ad Amsterdam contro un’italiana risale a dicembre 2002 sulla Roma. Ma soprattutto per la squadra di Ten Haag c’è la certificazione di una difficoltà nella massima competizione europea. L’Ajax ha superato la fase a gironi di Champions solo una volta nelle ultime sette partecipazioni, nella stagione 2018/19 che portò la semifinale. L’Atalanta ci è riuscita due volte nelle ultime due stagioni. Comunque andrà finire tra l’Atalanta e Gasperini a giugno, la storia è stata scritta. Ed è una storia stellare con una nuova pagina bellissima scritta proprio nel giorno della 50esima presenza europea del club.
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