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L’inno della Champions League lo ha già sentito due volte, con la maglia del Rubin Kazan, in un terzo turno preliminare perso con una rete a zero. Stavolta Kvicha Kvaratskhelia ascolterà la versione del San Paolo, con l’urlo più famoso, in uno stadio sold out, contro il Liverpool di Klopp all’esordio di una fase a gironi che di stadi affascinanti ne propone altri tre (Reds, Ajax, Rangers). Si riparte dai reds (mercoledì, ore 21:00), quasi una classica ormai degli ultimi anni. “Loro ci conoscono e noi conosciamo loro”, aveva detto Jurgen Klopp in sede di sorteggio. Salah e compagni nelle ultime quattro stagioni hanno giocato a Napoli due volte e non hanno mai vinto né segnato. Nella scorsa stagione però il Liverpool è diventato il primo club inglese a vincere tutte e sei le partite della fase a gironi di Champions League. Le due squadre sono cambiate. Con un Nunez in più la squadra di Klopp, rivoluzionata in ogni reparto quella di Spalletti. Oltre ad Insigne, Mertens, Koulibaly e Fabian Ruiz, però, potrebbe saltare l’appuntamento anche Victor Osimhen, non al meglio a causa di un fastidio muscolare. Si scalda Giacomo Raspadori, che l’Europa a livello di club non l’ha mai toccata con mano.
Dilemma in attacco anche per Klopp, con Nunez e Firmino in ballottaggio. L’allenatore tedesco ha recuperato Thiago Alcántara, tornato ad allenarsi dopo l’infortunio al bicipite femorale ma senza ritmo partita e 90′ nelle gambe. Con Henderson, Oxlade-Chamberlain e Keita fuori, si scaldano Elliot, Fabinho e l’eterno Milner. Spalletti lascerà a riposo Lozano e proporrà Politano con Kvaratskhelia in attacco. Si punta sul fattore K e sulla personalità del georgiano, capace di approcciare in Serie A con quattro gol e un assist nelle prime cinque partite. La sfida con Alexander-Arnold si preannuncia la più interessante al ‘Maradona’ e l’esterno reds dovrà vedersela contro uno dei giocatori più in forma in Europa. Nell’ultima partita il georgiano ha messo in mostra tutto il suo potenziale: verticalità (13 passaggi in avanti riusciti), conclusione (un palo, un gol, cinque tiri tentati, tre nello specchio), presenza in area (solo Pinamonti ha toccato più palloni di lui nel rettangolo nell’ultimo turno). Più esperienza europea però può vantarla Kim Min-Jae, con 8 apparizioni tra Europa e Conference League. La vittoria contro la Lazio porta le loro firme. Adesso è tempo di prova di maturità .
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