Massimiliano Allegri ha presentato Juventus-Zenit in conferenza stampa, sfida valevole per il quarto incontro dei gironi di Champions League 2021/2022. Dopo il successo di misura in Russia, in bianconeri tenteranno di rendere sulla falsariga delle precedenti dispute europee. Necessario lasciarsi alle spalle le sconfitte contro Sassuolo e Verona, sanguinose in ottica campionato, sebbene slegate dalla situazione nella massima competizione continentale. Allegri sereno ai microfoni dei giornalisti presenti in conferenza, al fianco del difensore brasiliano Danilo, sicuro della bontà del proprio operato e fiducioso per il futuro. Il tecnico italiano ha mostrato sicurezza per quanto concerne i mezzi della compagine torinese, ponendo l’accento su alcune questioni tattiche e caratteriali. Di seguito le fasi salienti della conferenza stampa, suddivise per argomento trattato.
GIRONE DI CHAMPIONS, CHIESA E DE LIGT – “Passare il girone di Champions League è il primo obiettivo della stagione, centrarlo sarebbe bellissimo. Ci metterebbe in condizione di lavorare più tranquilli, lavorando di più sul campionato. De Ligt e Chiesa stanno bene. Indisponibili Kean, De Sciglio e Ramsey, gli altri sono a disposizione e domattina deciderò chi far giocare. Dobbiamo riflettere su come migliorare”.
DIFESA A 3 – “Spesso difendiamo a 3, ma non ho la garanzia di solidità. Non vinciamo tutte le partite passando a 3, passerei anche a 7 in difesa se fosse così facile. Dobbiamo migliorare la fase difensiva, soprattutto in alcune partite; anche a San Pietroburgo abbiamo fatto una fase difensiva non eccellente, abbiamo concesso loro alcune occasioni. Quando affrontiamo squadre di questo tipo bisogna alzare più le antenne, fino a questo momento abbiamo pagato tanto”.
LAVORO E SILENZIO – “Bisogna lavorare e star zitti, nel calcio chi vince è bravo e ha ragione, chi perde ha torto. Dobbiamo soltanto lavorare, questo segnale deve essere un senso di responsabilità che bisogna avere; è necessario giocare le partite e vincerle, serve a niente spiegare come abbiamo giocato. Dobbiamo inserire un mattoncino alla volta, così da costruire. Dopo un mese e mezzo di risultati, il lavoro non cambia. Quando ci saranno un certo tipo di partite, non possiamo più pagare certe situazioni. Adesso dobbiamo lavorare in silenzio, non si deve parlare di nulla”.
SITUAZIONE JUVENTUS – “Voglio stare il più a lungo possibile alla Juventus, per tornare a vincere. Non è facile, mi sento l’allenatore della Juventus. Tornare a vincere non è facile, servono tempo e costruzione; stiamo lavorando con club e giocatori. Le cose non stanno andando bene in campionato, in cinque giorni abbiamo buttato via tutto. Ora un pezzettino alla volta: attualmente l’obiettivo è la Champions domani, poi penseremo alla Fiorentina per sabato”.
ARTHUR E LOCATELLI – “Arthur e Locatelli potranno giocare insieme oppure no, dipende da chi metterò in campo oltre i tre centrocampisti. L’importante è lavorare ed essere compatti in modo diverso da quanto visto a Verona o in occasione del gol subito contro il Sassuolo”.
REAZIONE DOPO I K.O. – “Ho una squadra intelligente, che capisce che in momenti così, come dopo Sassuolo e Verona, non serve alzare la voce. Siamo in un momento no, nessuno si aspettava due sconfitte consecutive. Bisogna reagire, ossia fare una bella partita, vincere più contrasti, duelli aerei, per portare la gara dalla nostra parte. Non è una questione di valori tecnici. Si tratta di approccio tra grandi partite e cosiddette partite normali. I campionati passano dalle partite normali, noi le abbiamo sbagliate. Molto semplice, dobbiamo lavorare su quel tipo di partite”.