La Juventus si sblocca in Champions League, ma le buone notizie finiscono qui. Contro il Maccabi Haifa arriva una vittoria abbastanza convincente, un 3-1 nel segno di Angel Di Maria che serve tutti e tre gli assist della serata, due di questi per uno scatenato Adrien Rabiot sempre più considerato da Allegri e sempre più perno del centrocampo bianconero. Non è ancora il giocatore che tutti vorrebbero, ma ora può assolutamente far parte dell’undici titolare. Con questa doppietta, poi, può provare a portare dalla sua anche i molti tifosi distratti che lo criticano senza se e senza ma. L’altra rete è di Vlahovic, che è tornato a timbrare il cartellino con regolarità , e a parte il solito finale in apnea con il gol di David su follia di Szczesny e due pali degli israeliani, arrivati a Torino dopo un digiuno di venticinque ore per la ricorrenza ebraica dello Yom Kippur ed evidentemente affamati di gol tanto da mangiarseli, si può convenire sul fatto che questo 3-1 è in piena continuità col 3-0 al Bologna. Avversarie non entusiasmanti, nessun dubbio, ma lo spirito e l’atteggiamento della squadra sono indubbiamente mutati dopo la sosta. Anche perché, prima non si poteva mica far peggio.
Una serata di festa si trasforma però nella notte dello sconforto, perché la squadra di Allegri deve fare i conti col “biscotto”, presumibilmente non volontario, di Benfica e Psg, che a Lisbona impattano sull’1-1 e salgono a braccetto a quota 7. La voglia di eliminare i bianconeri è tanta per quei due club che hanno battuto la squadra di Allegri nel suo momento nero, ora bisognerà attendere il ritorno per capire quale sarà la rivale su cui giocare per il secondo posto in casa bianconera, visto che la corazzata parigina non è imbattibile come appare e i portoghesi potrebbero tentare il colpaccio anche al Parco dei Principi. Insomma, vittoria sofferta oggi, poi bisognerà vincere in Israele, quindi anche a Lisbona, e poi tutto sarà nelle mani della Vecchia Signora.
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