Champions League

Juventus, una sana vittoria alla Allegri per tornare a sognare. Chiesa fa piangere il Chelsea

Massimiliano Allegri - Foto Antonio Fraioli

Lo ha fatto ancora. Max Allegri è l’uomo di coppa e la sua Juventus, dopo le difficoltà del campionato, si riscopre perfetta per la Champions League, tonica e pronta a soffrire contro i campioni d’Europa. Federico Chiesa è sempre più il top player di una squadra capace di prendere due gol dallo Spezia e, sette giorni dopo appena, di lasciare a bocca asciutta il Chelsea dei fuoriclasse e di Lukaku che spreca una sola occasione e per il resto è un desaparecido. Una vittoria importantissima per i bianconeri, che giocano la partita che volevano: difesa a oltranza, sì, ma fatta bene e senza vergogna. E’ la classica vittoria alla Allegri, è successo stasera quello che non era riuscito in altre occasioni. Forse perché contro Udinese e Milan, con tutto il rispetto, non c’era bisogno di difendersi bassi. E adesso questo successo può essere un enorme trampolino di lancio, ma guai a montarsi la testa.

Il primo tempo è di facile lettura: la Juventus entra in campo ancora con qualche fantasma in testa, il Chelsea con la spavalderia di chi ha vinto l’ultima Champions e ha bissato con la Supercoppa Europea. Mentalità e gioco sono tutte dalla parte dei blues, ma i bianconeri ci mettono il cuore. Nei primi venticinque minuti ci sono però difficoltà in costruzione per la squadra di Allegri, che sorprende tutti con Bernardeschi nel trio d’attacco, Chiesa falso nueve e Kulusevski e Kean a seguirla dalla panchina. Negli ultimi minuti prima dell’intervallo, a ogni modo, segnali di ripresa da parte della Vecchia Signora, che trova alcune combinazioni interessanti, difende con più aggressività e riparte sfiorando anche il gol con Chiesa. Poco male, perché resta l’unico errore in conclusione del figlio d’arte. Pronti-via a inizio ripresa e su una bella imbeccata di Bernardeschi è proprio il top player della Juve e della Nazionale a bucare Mendy. Il secondo tempo è appena iniziato, il vantaggio è importante ma come previsto c’è da soffrire. Che Allegri sia d’accordo o no, i suoi si schiacciano sui venti metri e difendono a oltranza, per la verità senza rischiare più di tanto prima di un tiro di Lukaku a dieci minuti dal termine. Tanta paura per i bianconeri, tantissimi fischi dei tifosi all’indirizzo dell’ex Inter. E alla fine è la Juventus a portarla a casa. Come? Alla Allegri, semplice. E c’era mancato.

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