“Chi dovrebbe vincere il Pallone d’Oro? Non è la cosa più importante, i premi collettivi sono importanti. È un onore essere la Juventus, per me non conta l’aspetto individuale. Sappiamo che se vinciamo domani al 50% siamo qualificati, dovremo giocare esattamente come abbiamo giocato fino ad ora“. Queste le dichiarazioni di Cristiano Ronaldo alla vigilia di Juventus-Lokomotiv Mosca, terza giornata della fase a gironi della Champions League. L’attaccante portoghese ha sottolineato la volontà di conquistare tutti i titoli con la maglia bianconera senza tener conto dei premi individuali: “Nel calcio ogni anno ci sono tante sfide, vogliamo vincere il campionato e tutte le coppe – ha sottolineato CR7 in conferenza stampa – Credo che la Juventus deve pensare in grande e cercheremo di vincere tutti i trofei in palio, sappiamo che sarà difficile ma penso che sia possibile. Non ho niente da dire per quanto riguarda l’aspetto individuale, non è quello che conta: per me conta il collettivo, se si vincono dei premi a livello collettivo allora si vincono anche dei premi individuali“.
Poi l’elogio al lavoro di Maurizio Sarri: “Abbiamo un allenatore diverso, un sistema diverso. Mi piace il modo in cui Sarri fa giocare la squadra, nelle ultime partite abbiamo avuto tante occasioni e un possesso palla maggiore. Abbiamo fatto un lavoro eccellente, è cambiato il modo in cui ci muoviamo: giochiamo più spinti in avanti, creiamo tante occasioni, magari non riusciamo a concretizzarle, ma siamo in cima al campionato e siamo messi bene in Champions. Quello che abbiamo fatto fino ad ora ci rende orgogliosi“. Il portoghese prosegue: “L’età per me è un numero, non necessariamente significa che avere 33-34-35 anni significa che sei alla fine della tua carriera. Io questo lo posso dimostrare con le mie prestazioni, mi sento in forma, lucido e più maturo, questo fa la differenza. Higuain e Dybala? Sono entrambi dei giocatori fantastici come Bernardeschi e Cuadrado, abbiamo dei giocatori eccezionali nella nostra squadra. Le decisioni spettano al nostro allenatore, lui è il capo e sa qual è il meglio per la nostra squadra. Non importa chi gioca o chi siede in panchina, siamo tutti insieme e questa è la cosa più importante“.
Infine Ronaldo conclude il discorso: “Molte persone nella stampa dicono che la squadra gioca in un modo diverso quando io sono in campo, anche in Nazionale tanti fanno questa osservazione. Io non sono d’accordo, ci sono diverse opinioni tra allenatori e stampa, sembra che non aiuti la squadra dal punto di vista difensivo. Questo non è vero, tutti abbiamo un ruolo, ovviamente non so giocare in porta così come se chiedi a Buffon di stare in attacco e segnare un gol non lo sa fare. Io so il mio ruolo, Sarri lo sa, e conosco anche il ruolo dei miei compagni. Ci comportiamo da squadra e questa è la chiave del successo. Questo è il punto cruciale. Matuidi, Rabiot, Ramsey, Dybala, non importa: siamo una squadra“.