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La Juventus è fuori dalla Champions League agli ottavi di finale. Un risultato estremamente deludente, soprattutto se si considerano le aspettative di inizio stagione che i tifosi e la dirigenza bianconera nutrivano nei confronti degli uomini di Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, in particolare, è stato scelto da Andrea Agnelli, Fabio Paratici e Pavel Nedved per dare una chiara identità di gioco alla squadra, in modo tale da coniugare i successi al bel gioco, ma degli schemi mostrati ai tempi del Napoli si è visto ben poco.
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Il club bianconero ha conquistato il suo nono scudetto di fila, certo, ma non ha avuto una vera rivale che potesse tenerle testa sino al termine della stagione, visti gli alti e bassi dell’Inter e il tracollo post-lockdown della Lazio. La classifica parla chiaro, i nerazzurri hanno chiuso ad un solo punto dalla Juventus, lasciando per strada una quantità indefinita di punti che, col senno di poi, avrebbero permesso ai ragazzi di Antonio Conte di lottare fino alla fine per il campionato.
In Coppa Italia Sarri, dopo una semifinale molto deludente contro il Milan, è arrivato in finale con il Napoli di Gennaro Gattuso, perdendo il trofeo ai calci di rigore. L’impegno più importante, però, era quello in Champions League con il Lione, in cui i bianconeri partivano già in svantaggio per via del ko dell’andata. Ora anche la coppa dalle grandi orecchie è sfumata definitivamente e in una maniera abbastanza discutibile, poiché la formazione di Sarri si è ritrovata sotto di un gol dopo soli 12′ minuti a causa della concessione di un penalty inesistente. La gara è stata certamente condizionata dagli errori dell’arbitro Felic Zwayer, che successivamente ha parzialmente cercato di compensare il suo operato, fischiando un calcio di rigore altrettanto inesistente anche a favore della ‘Vecchia Signora’.
Maurizio Sarri, dunque, chiude il suo primo anno sulla panchina della Juventus da Campione d’Italia, ma senza aver apportato quei cambiamenti richiesti dalla società e, soprattutto, ancora una volta senza mettere la coppa dalle grandi orecchie in bacheca. Ora per l’allenatore toscano si prospettano giorni molto caldi e difficili, i vertici bianconeri potrebbero optare per l’esonero e virare su un altro profilo…
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