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Massimiliano Allegri. Qualche anno fa era stato preso a sassate e sputi al suo arrivo a Vinovo, perché le dimissioni fulminee di Antonio Conte avevano lasciato una voragine difficile da colmare, un vuoto che sembrava impossibile da ricucire. Ed invece l’uomo del mare dimostra anno dopo anno di avere pochi rivali in panchina, ma lo fa senza prendersi la scena lasciando gli elogi ai suoi giocatori. Al fischio finale lui scappa negli spogliatoi, quasi sempre con il sorriso, perché Massimiliano Allegri vine quasi sempre. Più di Antonio Conte, meglio di Antonio Conte. In Italia ed in Europa.
Ogni allenatore ha un marchio di fabbrica: c’è chi tiene tutti sulla corda quotidianamente, chi martella ossessivamente e chi ha un profilo più tranquillo, più rilassato ma non per questo meno efficace. Senza dubbio Allegri fa parte di quest’ultima schiera ed è il motivo per il quale sta affrontando il quarto anno in bianconero con risultati semplicementi straordinari. Ha sempre vinto il campionato – cosa che anche Antonio Conte aveva fatto per tre anni di fila, ma la differenza sta nella gestione del gruppo e nella crescita esponenziale avuta in Europa. Fermata solamente dal Barcellona e dal Real Madrid in due finali di Champions molto diverse tra di loro, ma comunque sconfitti da due squadroni forse imbattibili. Poi un doppio 2-2 con il Bayern Monaco di Pep Guardiola giocando sprazzi di calcio vero e in questo quarto anno la Juventus rimedia ad un altro 2-2 vincendo a Wembley, un altro tempio sacro del calcio mondiale.
“Vi servono dottori, ma di quelli bravi” aveva urlato il tecnico livornese nella conferenza stampa post-partita del match di andata. Perchè il 2-2 era stato preso come una sconfitta, ma “Max” non è uno da farsi scalfire dall’altalena quotidiana che offre il mondo del calcio. Lui bada al sodo, bada a vincere, senza troppi giri di parole: “Secondo me abbiamo grandi chance di passare il turno e di andare ai quarti” profetizzava dopo la partita di andata. E lo ha messo in pratica. Cambiando il match con gli ingressi di Lichtsteiner e di Asamoah, non proprio Marcelo e Roberto Carlos. Ma la mossa giusta al momento giusto ha sparigliato le carte e offerto un’altra serata europea da sogno ai tifosi bianconeri. Che si stanno abituando bene e lo stanno facendo in questi quasi quattro anni di gestione Allegri. “Nel calcio non c’è nulla da inventare, c’è solo da fare meno danni possibili” il mantra dell’uomo che viene dal mare e che adesso guarda l’orizzonte con la speranza di poter disputare un’altra stagione trionfale. Nonostante il Napoli, nonostante le critiche, nonostante i pochi elogi: Massimiliano Allegri, è lui il vero fuoriclasse di questa Juventus.