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Ci siamo, due settimane dopo il disastro di Haifa la Juventus torna a espiare le sue colpe in un girone disastroso con una sola vittoria e tre sconfitte fin qui. La più pesante, in fin dei conti, è quella contro il Benfica dell’andata, visto che senza quei tre punti persi, i ragazzi di Allegri sarebbero oggi ancora con il destino nelle proprie mani. Invece, potrebbe non bastare dover battere sia i lusitani che il Psg, che già di per sé sarebbe un’impresa di quelle epocali. Aspettarsi che una delle due possa non battere il Maccabi, quello è utopia. E allora la Juve ha un solo obiettivo a Lisbona, quello di vincere, se possibile con due gol per avere lo scontro diretto a favore, e prolungare di una settimana quella che è una probabile agonia. Con il miracolo, perché di questo si tratta, sempre dietro l’angolo.
Il campionato è una cosa, e lì le cose sembrano poter migliorare viste le due ultime vittorie convincenti, la Champions è un’altra. Il Benfica è una squadra tosta, capace di pareggiare per due volte col Psg al netto dei sospetti di biscotto, e di far risultato allo Stadium colpendo i bianconeri in quella settimana orribile iniziata con la Salernitana e chiusa col Monza. Potrebbero essere i tre giorni che in un colpo solo costano la lotta scudetto e gli ottavi di Champions, ma è inutile guardarsi intorno, ora serve soltanto rimboccarsi le maniche e fare bella figura al Da Luz. Che, tradotto, vuol dire portare tre punti a Torino e prolungare di una settimana il viaggio burrascoso nelle notti di Champions.
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