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“Oggi è una serata difficile, è un periodo difficile. Uno dei periodi più difficili, questo è il momento delle responsabilità , sono qua per questo. Provo vergogna per quello che sta succedendo, sono arrabbiato e sono consapevole che il calcio è uno sport di squadra. Si perde e si vince in undici, da questo si deve ripartire”. Queste le parole del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, al termine della sconfitta contro il Maccabi Haifa nel match valevole per la quarta giornata della fase a gironi della Champions League 2022/2023. “Allegri? In una situazione come questa non è la questione di un allenatore, non è un giocatore e non è un dottore – ha proseguito ai microfoni di Sky – Questa è una questione di gruppo e noi da questo dobbiamo ripartire. Dobbiamo posizionarci bene perché abbiamo una seconda parte di stagione che ci deve vedere protagonisti. Non ci sono responsabilità individuali, non può essere colpa di un allenatore se non si vince un tackle. Faccio fatico a pensare ad un cambio in corsa a stagione in corso, l’orizzonte temporale è sempre la fine dell’anno. Allegri è e resterà l’allenatore”.
Agnelli continua: “Un problema generale: fisico, mentale e psicologico. Dobbiamo fare gruppo. Sapendo che c’è da provare vergogna per i nostri tifosi, fanno anche fatica a girare per strada. Dobbiamo fare una profonda riflessione, sappiamo che le qualità le abbiamo tutte sia individuali che come gruppo”, ha proseguito. Sui provvedimenti: “Più tardi verrà l’allenatore, spetta a lui la gestione della squadra. Nel bene e nel male il rispetto dei ruoli sono fondamentali. Io ne faccio un discorso collettivo“, ha concluso.
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