Non sarà una passeggiata di salute, anzi: la Juventus non parte da favorita contro il Lille che come i bianconeri si trova a quota sei punti nella maxi classifica e che per raggiungere questo piazzamento provvisorio ha battuto sia Real Madrid che Atletico Madrid. Insomma, la squadra di Genesio, che invece aveva perso contro lo Sporting Lisbona nella sfida d’esordio, costituisce un banco di prova davvero complicato per la squadra di Thiago Motta, ancora in parte alla ricerca di un’identità e di feedback di fiducia sul lavoro svolto in questi mesi.
Al Pierre-Mauroy, poi, l’atmosfera sarà infernale per questa sfida della quarta giornata di Champions: oltre cinquantamila spettatori con tanto di sold out in quello che di solito diventa davvero un catino esplosivo. Dopo aver vinto a Udine, sistemando le cose in campionato (-4 dalla vetta, anche se con cinque squadre davanti), ora bisogna riscattare quella che fin qui è l’unica sconfitta stagionale della Vecchia Signora, nell’ultimo turno contro lo Stoccarda. Se c’è una cosa da fare col LOSC, in definitiva, è evitare quel tipo di atteggiamento. Anche perché, ci vuole poco, pochissimo, a perdere – o guadagnare – posizioni nella classifica unica, dove per il momento i bianconeri andrebbero agli spareggi ma non si qualificherebbero subito per gli ottavi.
E da Motta arriva anche una lezione di filosofie: “Cambiare spesso formazione è un rischio? Può essere di sì come no, ognuno ha la sua filosofia e sono tutte rispettabili e io credo al 200% nella mia: tutte le decisioni, finché sarò qui, verranno prese in base al lavoro settimanale e in previsione della prossima partita”. Questa volta, vedremo però molte conferme e i soliti balllottaggi sugli esterni e sul ruolo di mediano: per pensare al derby col Toro c’è tempo da mercoledì.