Champions League

Inter scialba e in trincea, i rigori sono fatali: Atletico Madrid avanti, pesa il minimo scarto all’andata

Lautaro Martinez
Lautaro Martinez, Inter - Foto Bagu Blanco / pressinphoto / Sipa USA

L’Inter esce di scena agli ottavi di finale di Champions League e dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia arriva un’altra delusione per il popolo nerazzurro, ben poco abituato quest’anno a perdere. La prima sconfitta del 2024 è un dispiacere incastonato in una stagione in realtà straordinaria, visto che lo scudetto – con seconda stella annessa – è dietro l’angolo, ma lo scorso anno si era arrivati in modo forse inaspettato in finale nella coppa più prestigiosa, e quest’anno le ambizioni erano rinnovate e stavolta con tanta consapevolezza di un percorso giunto forse al suo culmine. Invece, l’Atletico Madrid, con una partita di cuore e voglia, riporta coi piedi per terra la squadra che sta dominando la Serie A, ma che cade, seppur solo ai rigori, contro una formazione come quella di Simeone in grande difficoltà negli ultimi tempi. Alla fine, però, i tifosi del Metropolitano, l’intensità abnorme dei colchoneros, il fatto che invece i nerazzurri a livello tecnico sbagliano tanto nei momenti chiave e non riescono a mantenere compattezza, pesa in questa eliminazione amara. A questi livelli, tutto si paga, anche l’1-0 dell’andata che sarebbe potuto essere un punteggio decisamente più largo e che avrebbe reso parecchio diversa questa serata. Che si chiude nel modo più balordo con un rigore orribile calciato dal trascinatore Lautaro Martinez, che dopo gli errori di Sanchez e Klaassen sancisce l’uscita di scena dal dischetto.

E dire che nel primo tempo la partita era iniziata con grande vigore da parte dei ragazzi di Inzaghi: dopo una palla gol per l’Atletico, con Lino che chiama Sommer al tuffo, Dumfries calcia in diagonale e trova Oblak. Il vantaggio nerazzurro arriva poco dopo la mezzora e lo pesca Dimarco sul grande inserimento di Barella che lo serve alla perfezione. Prima sliding door, un minuto e mezzo dopo: il vantaggio ospite dura pochissimo, perché dopo un’azione confusa, con erroraccio di Pavard, Griezmann trova l’immediato pareggio. Nel secondo tempo, spinti da pubblico e allenatore, i padroni di casa mettono alle corde i nerazzurri, anche se alla fine le occasioni sono poche e, anzi, al 76′ l’Inter la può chiudere: Lautaro Martinez serve Thuram che si invola verso la porta e sbaglia clamorosamente. Nel finale l’Atletico sfonda: prima un palo, poi con Depay, che ha l’argento vivo addosso, trova il gol del vantaggio che vogliono dire supplementari, anche se al 95′ Riquelme sbaglia un rigore in movimento e Simeone si stira dalla disperazione. Nei trenta minuti aggiuntivi squadre sfilacciate e tanta stanchezza, ma si fanno preferire comunque i padroni di casa, che poi dal dischetto la vincono con merito. Nessun dramma in casa Inter, solo tanta amarezza per una serata storta che rischia di far chiudere anzitempo la stagione: lo scudetto è ormai in tasca e potrebbe essere vinto nel derby, sarà l’unico sussulto emozionale da qui alla fine per chi ha dominato il campionato ma ha faticato nelle coppe, in perfetta controtendenza con le scorse annate targate Inzaghi.

SportFace