Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match della fase a gironi di Champions League 2023/2024 contro la Real Sociedad: “Sarà una partita molto difficile contro un avversario di qualità che in questi anni ha dimostrato come cambi poco giocare in casa o in trasferta. Affrontiamo una squadra di assoluto valore e ci vorrà un’Inter importante per fare risultato. Il nostro percorso sarà lungo e pieno di insidie. Fa piacere che questi quattro mesi si siano fatti nel migliore dei modi, ma il calcio va velocemente e domani è già un test impegnativo. La squadra sa cosa rappresenta arrivare primi. Il primo posto darebbe grandissima fiducia e prestigio alla nostra società. Sarebbe importantissimo per avere teoricamente un sorteggio più soft, anche se in Champions tutte le partite sono difficili“.
Incalzato poi sul turnover, Inzaghi ha spiegato: “Qualcosa, come ho sempre fatto, cambierò. Abbiamo giocatori importanti fuori, quindi dovrò fare valutazioni attente. Non parlerei di turnover ma di qualche cambiamento. A Lisbona ce lo siamo potuti permettere perché i ragazzi erano stati bravi a qualificarsi con due giornate d’anticipo“.
“Sarà importantissima la fase di possesso ma anche quella di non possesso. Dovremo essere bravi perché è una squadra che gioca, ha grandissima tecnica e ti viene a pressare. E’ da tanti anni con lo stesso allenatore e i principi sono quelli – ha proseguito il tecnico dei nerazzurri – Non dimentichiamo che adesso parliamo di un sorteggio soft perché noi e la Real Sociedad siamo stati bravi nelle prime cinque fasce. L’avversario di domani è stato estratto nella quarta urna. Il sorteggio inizialmente non mi aveva entusiasmato, ma siamo stati bravi a renderlo più leggero di quello che sembrava“.
Inzaghi ha poi parlato dei singoli: “Cuadrado? Lì non ho tantissima scelta, sto valutando. Probabilmente due tra Cuadrado, Bisseck e Darmian partiranno titolari. Juan sta convivendo con un problema fastidioso che non è ancora superato, domani valuterò all’ultimo momento. Un giocatore come Darmian è importantissimo. Matteo è uno di quei classici giocatori che gli allenatori vogliono avere in squadra. Contro l’Udinese ha cominciato da quinto, poi si è spostato dall’altra parte e poi è andato a fare il braccetto. Siamo contenti di averlo a disposizione: è un giocatore di grandissima esperienza che aiuta tantissimi i giovani a capire i principi di gioco“.
Ancora su Calhanoglu: “Io ero diventato allenatore dell’Inter il giorno in cui ci fu quel problema importante di Eriksen. Ho chiamato Marotta e Ausilio la sera stessa e loro mi han detto che avevano già contattato Hakan. Era un’idea comune a tutti quella di portarlo qua. L’abbiamo preso per fare la mezzala, poi con l’infortunio prolungato di Brozovic l’ho provato lì in allenamento, mi ha convinto e la prova del nove sono state le partite. Ha delle caratteristiche da play importante“.
“Pavard ha superato il test sabato sera a San Siro e penso che potrà recuperare per la prossima gara. Il gruppo di ragazzi sta bene insieme, poi c’è un allenatore che deve fare delle scelte. Chiaramente chi va in panchina non è contento, ma rispetto queste scelte. Frattesi sta bene. Avevo il dubbio prima dell’Udinese sabato. In questi giorni si è allenato bene, senza nessun problema, e penso che possa giocare dall’inizio – ha aggiunto Inzaghi – Ciclo lungo all’Inter? Quello è l’obiettivo di noi tutti allenatori. Io ho avuto un ciclo lunghissimo alla Lazio e il mio auspicio è quello di restare a lungo qui. Tra il desiderio e l’auspicio ci passa però il campo, dove sappiamo di essere giudicati a ogni partita e ogni step“.