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L’attaccante dell’Inter, Romelu Lukaku, ha parlato ai microfoni della Cnn a pochi giorni dalla finale di Champions League contro il Manchester City: “Nessuna pressione, voglio solo godermela e andare a Istanbul per fare il massimo. Il Manchester City è la squadra migliore al mondo e sarà bellissimo affrontarla. Guardiola riesce ad avere un piano di gioco diverso in ogni partita così che Haaland possa sempre avere nuove occasioni da gol“.
“Molti giocatori del Triplete del 2010 vengono a vedere le nostre partite e dicono che c’è lo stesso spirito di 13 anni fa – ha proseguito il belga, raccontando poi quanto il legame si sia consolidato ai tempi della pandemia – Come squadra abbiamo trascorso davvero tanto tempo insieme. In quei mesi vedevo più i miei compagni che mio figlio“.
“Giocare una finale di Champions per me è come la chiusura di un cerchio – ha aggiunto Lukaku, prima di concludere con ricordo del nonno – Per me era il numero uno, il mio più grande tifosi. Quando avevo 12 anni gli promisi che mi sarei preso cura di mia mamma e l’ho fatto. Ogni volta che segno un gol guardo mia madre in tribuna e poi alzo gli occhi al cielo“.
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