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“Loro sono una squadra tosta e organizzata. Magari non di nome, ma fastidiosa da affrontare. Eliminarli non suonerebbe come un’impresa, invece lo sarebbe. E sarebbe un ottimo biglietto da visita per fare strada anche dopo. La rosa è forte ed esperta. Non vedo squadre imbattibili e se passiamo il turno possiamo prendere convinzione. In fondo è successo anche nel 2010, dopo avere eliminato il Chelsea agli ottavi”. Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, presenta così alla Gazzetta dello Sport la sfida contro il Porto dei nerazzurri in Champions League.
“Sapere che l’Inter è stata ultima italiana a vincere mi inorgoglisce, ma la vita va avanti e spero che la tendenza recente del nostro calcio si inverta. Questa poi è una stagione anomala, senza avversari imbattibili, e anche Milan e Napoli possono fare strada”, aggiunge Moratti.
“Premesso che questo Napoli si sta dimostrando super, ogni allenatore ha le sue caratteristiche – prosegue l’ex patron -. Di Conte si diceva che era ossessivo, ma intanto ha portato lo scudetto. Con Inzaghi la squadra è più libera di esprimersi, ma ha troppi alti e bassi“. Poi sui singoli: “Lautaro è un attaccante incredibile, che segna, lotta ed è decisivo. Uno di quelli che si abbinano ad una formazione per tutta la vita. Con il Lukaku di due stagioni fa l’Inter avrebbe messo ben altra pressione al Napoli. Per noi fu determinante ed è stato ripreso perché ritenuto tale. Gli infortuni l’hanno frenato e per uno col suo fisico stare bene è ancora più importante che per altri. La buona volontà però c’è tutta, nel primo spezzone di gara fa un gran lavoro, poi cala. Per fortuna Dzeko a quasi 37 anni si è confermato professionista esemplare e di intelligenza superiore”.
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