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Inter, è la tua notte. Dopo tanti anni di sofferenze, di partite da vincere all’ultimo minuto, di clamorose eliminazioni, con Simone Inzaghi si è cambiato passo. Qualificata l’anno scorso, quasi quest’anno, e in un girone che con Bayern Monaco e Barcellona sembrava proibitivo. E invece, i nerazzurri sono riusciti a surclassare i blaugrana nel doppio confronto, regalandosi la grande chance di approdare agli ottavi di Champions League e di farlo addirittura con una giornata di anticipo. Come? Con una vittoria. Contro chi? Contro il Viktoria Plzen, che porta nel nome quel che la squadra di Inzaghi deve conquistare. A tutti i costi, perché se no il rischio è che possa rovinarsi tutto nel giro di poche ore.
Già, perché il Barcellona è pronto a gufare, come ha detto Xavi tra le righe, con i catalani che guarderanno la partita della rivale per il secondo posto e solo dopo scenderanno in campo contro i bavaresi. Una mezza follia dell’Uefa non far giocare le due sfide in contemporanea, ma tant’è. L’obiettivo, che è un imperativo categorico, è quello di rendere inutile la partita delle 21: o meglio, quello di poter paradossalmente tifare per il Barcellona, con la vittoria contro i cechi in tasca e con la qualificazione matematica, che però potrebbe lasciare spiragli di primo posto ancora aperti se il Bayern Monaco dovesse perdere.
Guai a pensare di aver già vinto in partenza, anche se di fronte ci sarà la peggiore squadre di questa edizione di Champions League, guai invece al contrario a farsi prendere dal panico per la possibilità di avere davvero servito su un piatto d’argento il pass per gli ottavi. Bisognerà fare tutto con equilibrio, sulla falsariga del primo tempo di Firenze, gestendo quando serve, attaccando se i cechi andranno in difficoltà. Con maturità, quello sempre, perché agli ottavi di Champions vanno solo squadre mature.
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