Il 5-0 contro la Salernitana c’ha mostrato una squadra tornata forse in salute dopo un febbraio da dimenticare, ma l’Inter va a Liverpool con la consapevolezza che l’eliminazione più che probabile sia maturata all’andata, dove con un pizzico di fortuna e di attenzione in più si poteva assolutamente evitare lo 0-2 che di fatto ci racconta di un ritorno ad Anfield Road quasi proibitivo. Servirà vincere, è già è un’impresa se si considera che nel 2022 i Reds sembrano veramente imbattibili, in più bisognerebbe farlo con tre gol di scarto, o con due gol di scarto andando poi a vincere ai rigori. E la regola cancellata del gol in trasferta, in questo caso, non aiuta la squadra di Inzaghi.
A ciò, si aggiunge anche la clamorosa statistica della squadra inglese, che in campo internazionale in 34 precedenti in cui ha vinto l’andata nell’eliminazione diretta ha poi superato il turno successivo in 34 di queste occasioni. Sì, 34. Mai un’eliminazione quando è partita col piede giusto nel primo dei due confronti. E al Meazza l’ha fatto. Quattro volte al ritorno ha poi perso, ma senza mai andare incontro all’eliminazione. E di fatto, può anche perdere con un gol di scarto e avanzare ai quarti. E dunque questo dimostra quanto complicata sia l’impresa alla quale è chiamata la squadra nerazzurra, ancora convalescente ma in ripresa. Lo fa senza Barella, devastante venerdì, ma con un Lautaro finalmente rinfrancato e Dzeko che nelle grandi sfide si esalta. Bivio non decisivo della stagione, perché la Champions non era un obiettivo, e comunque vada, c’è il bicchiere mezzo pieno: già, perché se l’Inter vince, compie un miracolo sportivo e può davvero rinvigorirsi in questo finale di stagione anche in campionato. Se invece perde, c’è un impegno settimanale in meno e ci si può concentrare ancor meglio sulla lotta scudetto. Ma il sogno, il grande sogno, è ritrovarsi tra le migliori otto d’Europa.