Ancora un mezzo passo falso per il Napoli in casa. La squadra di Garcia prosegue nel suo momento di appannamento tra le mura amiche, dove non vince addirittura dal 27 settembre, infrasettimanale contro l’Udinese, poi quattro partite con due pareggi e due sconfitte tra Real Madrid, Fiorentina, Milan e per l’appunto Union Berlino. I tedeschi, che per giunta venivano da un’incredibile serie negativa di dodici sconfitte consecutive, non rubano nulla, anzi, ma ottengono un buon pareggio, il primo punto nel girone, che può dare morale alla squadra di Fischer, che se fossimo in Italia sarebbe stato esonerato da un pezzo. Gli azzurri, invece, si leccano le ferite: vincere sarebbe stato fondamentale per poter arrivare alle ultime due partite, verosimilmente, con la possibilità di qualificarsi per gli ottavi con appena un punto in due partite. Ora l’ultima giornata contro il Braga potrebbe diventare thriller e decisiva.
Un primo tempo comunque arrembante degli azzurri, che pur senza un gran filo logico ci provano in tutti i modi a costruire azioni. Kvara non è in serata buona e Raspadori soffre un po’ contro una difesa fisica come quella capitanata da Leonardo Bonucci, preso di mira in lungo e in largo dal pubblico del Maradona, lui che è un simbolo della Juventus. Il gol è nell’aria e arriva: lo firma Politano, involontariamente visto che la palla si impenna e gli sbatte addosso quasi senza accorgersene. Il gioco non è fluido, ma il vantaggio è grasso che cola e alla fine è decisamente meritato. Il problema è che nella ripresa manca tutto ciò che ci si attendeva da una partita come questa. Poco controllo, tanta confusione e addirittura il contropiede che porta al gol dell’1-1 di Fofana. E nel finale non c’è un assalto convinto, ma tanti gesti dei singoli che non portano da nessuna parte. La sensazione è di una squadra sfilacciata, la certezza è che Garcia fin qui non trova la quadra, e alla fine si esce tra i mugugni al triplice fischio di Makkelie. E ora il girone rischia di diventare un bel rebus.