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Settembre 2013, Milan-Celtic. Dopo nove anni e sei partite senza successi – la serie più lunga della sua storia – il Milan torna a vincere a San Siro in Champions League. A farne le spese è la Dinamo Zagabria, avversario ostico in Croazia ma che si scioglie fuori casa, sconfitta 3-1 dalla banda Pioli. Quattro punti nel girone per i rossoneri e prima vittoria stagionale europea. Merito delle reti di Giroud su rigore, Saelemaekers e Pobega. Squalificato contro il Napoli, Pioli schiera dal 1′ Leao. Nel complesso il tecnico di calcoli ne fa veramente pochi. Calabria vince il ballottaggio su Dest, ma Brahim Diaz la spunta su De Ketelaere. Non è tempo di turn over selvaggio contro una squadra che in passato ha regalato dispiaceri pesanti a squadre come Chelsea, Tottenham e Atalanta. L’uomo più insidioso è Mislav Orsic, e alla fine è lui a provare a rimettere tutto in discussione. Ma il Milan di Pioli, che sa gestire tempi, ritmi a suo piacimento, anestetizza il match, conquistando il settimo risultato utile consecutivo. La svolta del match arriva al 43’. Leao riceve palla in area e viene atterrato da Sutalo (Josip, non l’omonimo Bosko ex Atalanta). E’ calcio di rigore al 45’: sul dischetto va Giroud con la solita personalità , spiazzando Livakovic, uno che il salto di livello non l’ha mai fatto rispetto all’ex compagno Dani Olmo. Non è il giorno giusto per mettere in evidenza le qualità del fortissimo portiere croato.
Non passano nemmeno due minuti dall’inizio della ripresa e il Milan raddoppia. Lo fa con il secondo gol europeo di Alexis Saelemaekers: ancora Leao che si incunea in area dalla sua fascia sinistra e mette in mezzo per l’incornata vincente del belga. Al 56’ però la Dinamo accorcia nell’unico modo in cui poteva farlo, con una giocata individuale. L’ex Bologna Petkovic con una magia libera Orsic, bravo e a freddare Maignan da pochi passi. La gara ritorna in bilico, anche se i croati non hanno clamorose occasioni per pareggiare. Pioli azzecca i cambi mettendo dentro Pobega: al 77′ Theo Hernandez sfonda in area e scarica per l’ex Torino che spara in porta un potente sinistro che vale il +2. Stavolta non ci sono sorprese. Il Milan vola a quota quattro punti e mette pressione su Chelsea e Salisburgo.
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