Champions League

Harry Kane, ancora zero titoli? La Lazio può condannarlo a marzo. E al Bayern non accade da 12 anni

Harry Kane, Matteo Guendouzi e Alessio Romagnoli
Harry Kane, Matteo Guendouzi e Alessio Romagnoli, Lazio-Bayern - Foto Antonio Fraioli

È il migliore marcatore di tutti i tempi del Tottenham (280 reti) e della nazionale inglese (62), ma anche il secondo miglior realizzatore della storia della Premier (213, dietro solo a Shearer). E nel 2017 con i suoi 56 gol in tutte le competizioni è riuscito ad interrompere i sette anni di dominio di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo per numero di reti in Europa in un anno solare. Come abbia fatto Harry Kane a non aver ancora vinto un trofeo è uno di quei misteri rari anche in un mondo imprevedibile come il calcio. Finché vestiva la maglia del Tottenham – club che non fa festa dal 2008 -, ci si poteva permettere di non essere particolarmente stupiti, ma se il fuoriclasse londinese non riuscisse ad alzare titoli con il Bayern Monaco, ecco che il digiuno di coppe assumerebbe in modo inquietante le sembianze della maledizione. A marzo il club bavarese è fuori dalla Coppa di Germania e a dieci giornate dal termine della Bundesliga è lontano dieci lunghezze dalla capolista Bayer Leverkusen. L’ultima speranza è la Champions League, già sfiorata da Kane nel 2018/19 in finale contro il Liverpool, ma il Bayern nel ritorno degli ottavi di finale parte in svantaggio 1-0 contro la Lazio, capace di imporsi all’andata nella magica notte dell’Olimpico con un rigore di Ciro Immobile, che di trofei ne ha vinti 5, incluso l’Europeo alzato proprio in finale contro l’Inghilterra di Kane.

Alla vigilia del secondo atto contro i biancocelesti, Tuchel ha speso belle parole per il suo centravanti. “Non ci sono dubbi su quello che fa e su come si comporta. È molto concentrato e ha molta fiducia in sé stesso. È un piacere averlo in squadra ed essere il suo allenatore. Possiamo contare su di lui al 100%”. Di certo l’inglese è il minor responsabile di un’annata fin qui da dimenticare per il Bayern, che rischia di chiudere una stagione senza trofei come non accadeva dal 2011-12. Kane ha segnato 31 gol in stagione, 27 dei quali in Bundesliga, che al momento gli consentono di essere in cima alla classifica della Scarpa d’oro. L’ex Tottenham ha 31 anni e in estate ha accettato il corteggiamento dei bavaresi forse anche per riempire una bacheca che iniziava a stonare fin troppo con i suoi numeri. Pronti, via e la prima presenza con il Bayern coincide con la sconfitta in finale di Supercoppa con il Lipsia. Poi l’eliminazione dalla Coppa di Germania per mano del Saarbrücken, club militante in terza divisione, e la serie di passi falsi che hanno spianato la strada alla fuga degli uomini di Xabi Alonso. Adesso Kane dovrà vedersela contro Romagnoli e Gila, bravi ad ingabbiarlo all’Olimpico, per lasciare aperta una piccola speranza. Davanti a lui lo spettro di un’altra stagione con ‘zeru tituli’, citazione del suo ex allenatore Josè Mourinho, esonerato pochi giorni prima della finale di Coppa di Lega persa poi dal Tottenham con Mason in panchina. Un rimpianto per lo Special One, specialista di finali. E forse non solo per lui.

SportFace