Champions League

Goleade, sorprese e incertezza: il nuovo format della Champions League è già al top

Pallone Champions League 2024
Pallone Champions League - Foto Alessio Marini/IPA

Una pazza Champions League. Le prime due giornate del nuovo format hanno regalato gol a grappoli, grandi sorprese e una situazione di equilibrio ed incertezza che si trascinerà sino al fischio finale dell’ottava ed ultima giornata di questa prima fase. Il nuovo format ha già fatto centro nonostante il meglio debba ancora venire. Si possono fare i primi calcoli, anche se sarà impossibile stabilire percorsi e tabelloni sino agli ultimi istanti. Perché un gol fatto o subito potrà cambiare tutti gli scenari.

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LA DIFFERENZA RETI E LE GOLEADE – In queste prime due giornate abbiamo visto punteggi tennistici e non solo. Il Bayern Monaco che sconfigge la Dinamo Zagabria per 9-2, il Borussia Dortmund che infligge sette reti al Celtic, i 5-0 del Barcellona, i 4-0 dell’Inter e del Manchester City. Tutto per un semplice motivo: ogni gol in più fa aumentare la percentuale di passaggio del turno. Non è come lo scorso anno, dove bastava vincere anche 1-0 per assicurarsi i tre punti e di fatto blindare la qualificazione. Qui no. Qui si gareggia contro altre 35 squadre ed è impossibile controllarle tutte. Non si possono fare calcoli ergo bisogna segnare, segnare e segnare.

LE SORPRESE – E di certo non mancano le sorprese: il Real Madrid campione in carica che viene sconfitto in casa del Lille e, adesso, deve inseguire per qualificarsi tra le prime otto: deve battere il Borussia Dortmund capolista e poi un Milan alla ricerca di punti preziosi. Il Bayern Monaco che crolla in casa dell’Aston Villa di Emery, maestro a preparare questo tipo di partite. Il Brest che raccoglie sei punti e ora sogna. Il Barcellona che, nella prima giornata, viene battuto dal Monaco (quarta fascia). Insomma, altro che tutto scontato. Nel format a gironi, invece, la maggior parte degli otto gironi erano già delineati a due giornate dal termine. E negli ultimi 180 minuti c’erano partite inutili e senza appeal, in questo nuovo formato invece sarà tutto il contrario.

I PUNTI PER QUALIFICARSI – I calcoli sono stati fatti all’inizio e queste prime due giornate sembrano confermare le simulazioni. Per qualificarsi tra le prime otto, e quindi volare direttamente agli ottavi di finale, servono 15 punti (con differenza reti buona) oppure 16 punti. Invece per qualificarsi ai playoff dovrebbero bastare tra i 9 e i 10 punti: con questo punteggio si dovrebbe rientrare tra le prime ventiquattro e quindi evitare la prima tagliola che, invece, coinvolgerà le ultime dodici squadre qualificate.

LA SITUAZIONE DELLE ITALIANE – La Juventus è quella messa meglio: con sei punti nelle prime due partite (battendo Psv e Lipsia) ha bisogno di circa 9-10 punti nelle prossime 6 per volare direttamente agli ottavi di finale e, comunque vada, a meno di catastrofi continuerà la competizione tramite il play-off. L’Inter è nona in classifica frutto dei suoi quattro punti e, al momento, sarebbe costretta a giocare il turno in più. Ma i ragazzi di Inzaghi si sono già tolti la trasferta di Manchester e hanno tutte le potenzialità per poter fare 11-12 punti in 6 partite. Lo stesso discorso vale per l’Atalanta che ha anch’essa 4 punti in classifica. Discorso diverso per Bologna e Milan, fermi rispettivamente a quota 1 e 0 punti: i ragazzi di Vincenzo Italiano devono provare a superarsi per racimolare 9-10 punti e regalarsi un passaggio del turno che sarebbe storico. Leao e compagni, invece, tolta la trasferta di Madrid con il Real, hanno un calendario in discesa e hanno il destino nelle loro mani: vincendo le cinque partite rimanenti potrebbero addirittura rientrare tra le prime otto, sennò con 10 punti in 6 partite sarebbero comunque dentro ai playoff.

IL REGOLAMENTO IN CASO DI ARRIVO A PARI PUNTI – In caso di arrivo a pari punti di due o più squadre, per determinare le posizioni si terranno conto dei seguenti criteri: 1) differenza reti nella fase a gironi; 2) maggior numero di gol segnati nella prima fase; 3) maggior numero di gol in trasferta segnati; 4) maggior numero di vittorie; 5) maggior numero di vittorie esterne, 6) maggior numero di punti sommati ottenuti dalle rivali affrontate nella prima fase; 7) differenza reti sommata superiore delle rivali affrontate nella prima fase; 8) numero maggiore di gol sommati segnati dalle rivali nella prima fase; 9) disciplinare: valgono i cartellini gialli e rossi ricevuti da giocatori e dirigenti nelle otto partite (cartellino rosso, che sia diretto o somma di ammonizioni, vale 3 punti, cartellino giallo vale 1 punto); 10) miglior ranking Uefa.

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