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A undici anni esatti da quel capolavoro di stili diversi a confronto tra pressione psicologica e drammi sportivi che fu Barcellona-Inter, gli episodi stavolta sorridono a Pep Guardiola. Il suo Manchester City parte male al Parc des Princes, va sotto contro il Psg con gol di Marquinhos ma trova la forza di reagire e di rimontare con due episodi fortunati fino al pesantissimo 2-1 in trasferta nella semifinale di andata di Champions League. La fortuna aiuta gli audaci, ma soprattutto il piede vellutato di de Bruyne che al 64′ pennella un cross che ben presto si trasforma in una traiettoria mortifera per Keylor Navas. E punisce ogni distrazione, inclusa quella di Paredes che al 71′ in barriera compie un movimento che spalanca la via del gol alla punizione apparentemente innocua di Mahrez. In chiusura, c’è l’espulsione di Gueye che lascia in dieci uomini il Psg e spegne ogni speranza per una reazione finale. Il primo round del derby del Golfo sorride ai Citizens che possono sognare con più concretezza un altro sgambetto ai parigini, dopo quello del 2015-16 sempre con il gol del genio di de Bruyne. Entrambi i club sognano la prima vittoria in Champions League, un successo storico per due squadre che in campionato dominano ma che in Europa faticano in proporzione ai soldi spesi. Una finale persa per i parigini, seconda semifinale per il City, mai così vicino dopo il 2-1 a sognare il pass per l’ultimo atto del torneo.
Servirà un altro Psg all’Etihad Stadium per ribaltare il risultato. Sicuramente servirà un altro Mbappè che di gol in Champions League ne ha già fatti otto, meno solo di Haaland, eliminato. E’ lui la punta di diamante di una squadra che ha segnato almeno un gol in dieci partite su dieci di questa stagione e che ha vinto 18 delle ultime 29 presenze europee. E c’è anche un precedente negativo da invertire contro le inglesi: tre passaggi del turno e quattro eliminazioni contro squadre di Premier League. Ma davanti c’è la voglia di finale del City che potrebbe essere la terza esordiente in tre stagioni consecutive dopo il Tottenham Hotspur nel 2019 e proprio Paris nel 2020. Nel post partita, Guardiola si è regalato anche una citazione italiana: “La storia siamo noi”, celebre successo di De Gregori. Per esserlo davvero serve l’ultimo tassello.
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