Champions League

Fragile e in crisi, il Lipsia di Rose non ricorda come si vince in Europa. Nove punti persi da situazione di vantaggio

Lipsia
Lipsia - Foto Andrew Milligan PA Wire/PA Images / IPA

C’è tanto da raccontare dietro gli zero punti in classifica in Champions League del Lipsia, avversaria stasera dell’Inter a San Siro. La squadra tedesca è stata avanti nel punteggio in tre partite su quattro, ma le ha perse tutte assicurandosi il poco onorevole record di formazione con il più alto numero di punti persi da situazione di vantaggio in questa edizione del torneo europeo. Le ha perse più o meno in ogni modo: con un gol al 90′ contro l’Atletico, in superiorità numerica contro la Juventus, con un black out a fine primo tempo contro il Celtic. La crisi in Champions League – che vede i tedeschi nei bassifondi in compagnia di Sturm Graz, Young Boys, Stella Rossa e Slovan Bratislava – si è allargata ora al campionato, dove gli uomini di Rose hanno messo in fila una serie di tre partite senza vincere. La sconfitta di Dortmund poteva essere messa in conto, il pareggio casalingo senza reti contro il Moenchengladbach prima della sosta ha acceso una spia d’allarme, mentre il ko per 4-3 contro l’Hoffenheim ha definitivamente fatto intendere che qualcosa si è rotto negli ingranaggi della squadra. Eppure il Lipsia è lassù in classifica con 21 punti che valgono il terzo posto in classifica.

L’infermeria peraltro non aiuta. Fuori Bitshiabu, Elmas, Klostermann, Poulsen, Raum, Schlager e soprattutto Xavi Simons, fermo da fine ottobre a causa di un infortunio alla caviglia. Il 2024 non è stato il suo anno: 7 i gol segnati fin qui tra la fine della scorsa stagione e l’inizio dell’annata in corso, mentre al Mondiale in Germania non è riuscito ad imporsi come protagonista. L’ex Barcellona e Psg salterà anche la gita a San Siro, dove Marco Rose dovrà fare di necessità virtù. Guai però a pensare alle barricate: “Non possiamo limitarci a difendere, dobbiamo anche giocare a calcio con coraggio e pazienza, dobbiamo credere in noi stessi e abbiamo bisogno di una prestazione al top”. Gulácsi tra i pali è intoccabile, come lo è Geertruida che completerà la difesa in compagnia di Orbán, Lukeba, Henrichs. Poi Vermeeren, Haidara, mentre Baumgartner e Nusa riforniranno Openda e Šeško. Sono le due punte i capocannonieri stagionali con 7 e 6 gol: a loro il compito di tentare di assaltare la porta di un’Inter che non ha ancora subìto gol in Europa.

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