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Dopo il Milan, il Liverpool di Klopp espugna anche il San Siro a tinte nerazzurre. Non basta il coraggio all’Inter di Simone Inzaghi che costruisce ma viene a mancare forse nel passaggio e nella conclusione finale. Alla fine l’andata dell’ottavo di Champions League finisce 2-0 per i reds con i gol di Firmino (75′) e Salah (83′). Senza lo squalificato Barella, tocca a Vidal. Col quarto d’ora di gioco, la partita si accende. La prima, grande occasione è nerazzurra: Calhanoglu addomestica un cross basso e con un tiro da posizione defilata deve arrendersi alla traversa. Al 23′ è Mané a impensierire la retroguardia nerazzurra, l’attaccante senegalese è autore di una rovesciata sull’esterno della rete. Al 40′ i rimpianti sono tutti per Skriniar che di testa su corner non trova la deviazione vincente. L’Inter fa il suo gioco e concede poco ai reds. Nella ripresa Klopp cambia e si gioca la carta Firmino. La partita alla fine è decisa dai dettagli e spesso i dettagli per il Liverpool riguardano i calci piazzati. Al 75′ il Liverpool segna, sugli sviluppi di un corner battuto da Robertson: letale proprio il nuovo entrato Firmino che anticipa il marcatore e trova l’angolo lontano prendendo in controtempo Handanovic. E il portiere sloveno non può nulla nemmeno all’83’ quando, dopo una serie di rimpalli in area, Salah realizza un rigore in movimento che vale il 2-0. Come nel 2008 l’Inter cade nel finale contro i reds: in quell’occasione furono Kuyt e Gerrard (85′ e 90′) a punire Mancini, prima del sigillo di Torres al ritorno. Punizione fin troppo severa per i nerazzurri che pagano il black out finale. Serve l’impresa ad Anfield. “Deve essere di buon auspicio per il futuro”, dice Inzaghi a proposito di una prestazione che lo soddisfa perché “abbiamo tenuto testa e avremmo meritato di più”. “Ci crederemo fino alla fine”, ha detto Edin Dzeko, uno che di rimonte (vedi Barcellona) se ne intende. Ma se ne intende anche l’Inter che al Liverpool ha inflitto una delle rimonte più incredibili della sua storia: dal 3-1 di Anfield, al 3-0 di San Siro con firma di Facchetti per la finale. Ma stavolta, appunto, si deve giocare nel mitico stadio dei reds.
Non servirà l’impresa al Bayern Monaco che sul campo del Salisburgo fatica come poche volte ma alla fine riesce a strappare un 1-1 utile. Dopo 21′ la squadra di casa è già in vantaggio col gol di Adamu che aveva da poco preso il posto di Okafor. All’80’ il Salisburgo ha persino la palla del 2-0 ma Pavard salva sulla linea su Adeyemi. Un salvataggio provvidenziale e che propizia poco dopo il pareggio siglato da Coman su spizzata di testa di Muller.
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