Champions League

Finale a sorpresa: Borussia Dortmund di nuovo a Wembley per cancellare i brutti ricordi

Borussia Dortmund festa
Borussia Dortmund festa - Foto JEANNE ACCORSINI/SIPA/2405080004

Inutile girarci attorno: trovare il Borussia Dortmund in finale di Champions è una grande sorpresa. In senso assoluto, perché è una squadra talentuosa ma non di certo completa e accreditata quanto altre rivali, a cominciare dal Real Madrid che la attende nell’atto conclusivo, ma anche all’atto pratico dell’osservazione di questa annata, in cui il BVB ha chiuso la Bundesliga al quinto posto ed è stato eliminato agli ottavi della Coppa di Germania. Come dottor Jekyll e mr. Hyde, però, i gialloneri hanno stupito tutti in Europa: prima superando un girone molto duro con Psg, Milan e Newcastle, riuscendoci chiudendo in prima posizione e di conseguenza garantendosi un sorteggio maggiormente morbido agli ottavi. Prima il Psv, poi l’Atletico Madrid, quindi il Psg, tutte sono cadute al cospetto della formazione di Terzic, che gioca un calcio moderno, aggressivo, mai però dogmatico. Questo BVB sa fare un po’ di tutto, sa adattarsi alle avversarie e ai momenti delle partite, e proverà a fare lo stesso anche contro una montagna che pare insormontabile come il Real Madrid.

Incoerente rispetto a quanto accaduto all’interno dei confini nazionali, sorprendente e mai banale: con due pedine come Hummels e Reus, i sopravvissuti di quella triste notte di Wembley di undici anni fa, in cui il Borussia perse la finale contro il Bayern Monaco. Potevano essere proprio i bavaresi a sfidare di nuovo il Dortmund a Londra, invece c’è il Real Madrid ad attendere una squadra che sa di poter scrivere la storia e di tornare a essere la prima grande outsider a vincere la coppa dopo un infinità di tempo, almeno dodici anni, da quel Chelsea di Di Matteo che comunque era tra le squadre più forti del torneo. Se si prende soltanto il cammino europeo, però, il BVB è andato alla grande: ha perso solo una delle ultime undici partite europee, con sette vittorie e tre pareggi, segnando per prima in nove di queste dieci partite e tenendo la rete inviolata in sei. Un pedigree importante e da non sottovalutare: la finale è già un grande risultato, vincerla consegnerebbe alla storia questo gruppo.

SportFace