Champions League

Il Daily Mail contro Agnelli: “La Juventus vale il Nottingham in Europa”

Andrea Agnelli - Foto Antonio Fraioli

Il presidente bianconero Andrea Agnelli è stato duramente criticato dopo aver sostenuto l’inconsistenza storica dell’Atalanta in Champions League, la quale a parer suo sarebbe d’intralcio per società rinomate come Roma o Milan. Ad aggiungersi alla lista di critiche, vi è Martin Samuel, giornalista britannico del Daily Mail, il quale ha così attaccato il numero uno della Juventus: “Il fatto che Andrea Agnelli sia il presidente dell’Associazione dei club europei afferma tutto quel che bisogna sapere sui serpenti striscianti, egoisti e protezionistici all’estremità di questa organizzazione. Non ha sentimento per lo sport o l’integrità sportiva, ma ha avuto fortuna di avere il controllo di una delle grandi dinastie del calcio. E da questa posizione vuole distruggere la più grande competizione di club al mondo oltre al calcio”.

Il professionista inglese ha poi rincarato la dose, criticando in toto il modo di pensare di Agnelli: “Se il tipo di struttura che Agnelli propone dovesse avvenire, la Champions League come competizione di interesse non esisterebbe più. La sua avidità e la sua stupidità ucciderebbero uno sport che non appartiene ai figli titolari di fondi ed eredità, ma agli uomini e alle donne che lavorano in Europa ed oltre. Agnelli è una mente mediocre in un mondo sempre più pieno di menti mediocri, quindi è ovvio che è la mediocrità venga premiata”.

In chiusura del suo pungente intervento, Samuel ha rilasciato uno spinoso commento sulla società torinese, con a capo appunto lo stesso Agnelli: “La Juventus non ha un pedigree maggiore del Nottingham Forest. Due corone europee, le stesse di Brian Clough. C’erano 24 squadre nella competizione e solo 16 nella fase a gironi quando la Juventus ha vinto l’ultima volta nel 1996. Era ancora la Coppa dei Campioni la volta precedente, nel 1984-85. La Juventus ha dovuto superare il potente Ilves Tampere di Finlandia, Grasshoppers Zurigo, Sparta Praga e Bordeaux prima di battere il Liverpool in finale. Agnelli e l’ECA vogliono il diritto di essere disgustosi, il diritto di richiedere soldi. Vogliono il diritto di uccidere i sogni.

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