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Niente di nuovo. Purtroppo Antonio Conte non riesce a far pace con la Champions League neanche alla guida del Tottenham. Il tecnico azzurro era partito bene nella prima partita, vincendo nel finale contro il Marsiglia, ma nel match successivo contro lo Sporting Lisbona è arrivata una sconfitta per 2-0 che complica i piani in un girone ampiamente alla portata degli Spurs. Quella di Lisbona è la dodicesima partita persa su 36 partite totali, con 13 vittorie e 11 pareggi, per una media punti di 1,39, clamorosamente bassa se si pensa al solito impatto di Conte nei campionati nazionali e anche in Europa League, dove ha vinto 10 partite su 14 – partecipando sempre dopo un terzo posto nei gironi di Champions – ottenendo una semifinale con la Juventus e una finale persa – contro il Siviglia – alla guida dell’Inter. Vette mai esplorate invece nella “coppa dalle grandi orecchie” dove ha raggiunto al massimo i quarti di finale e per di più nella prima partecipazione con la Juventus, nel secondo anno in bianconero. Da quel momento in avanti solo un’altra volta ha superato la prima fase, nel 2017/18 con il Chelsea, ottenendo tre eliminazioni nella fase a gironi, due con l’Inter e una con la Juventus, nella famosa trasferta di Istanbul.
Ora urge un cambio di rotta già dalla doppia sfida contro i campioni di Europa League dell’Eintracht Francoforte per poter festeggiare, ancora a Londra, un posto tra le top-16 sognando un titolo europeo vinto da giocatore ben 26 anni fa.
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