Cinque vittorie consecutive in campionato, otto risultati utili, imbattuta e senza gol subiti in Champions: chi fermerà questa Atalanta che sembra aver raggiunto la piena maturità? Difficile dirlo: dopo la vittoria di Napoli, la sensazione è che Gasperini abbia trovato la quadra, lui che ha dovuto sostituire il centravanti rispetto alla scorsa stagione e sta inserendo altri nuovi volti, già in autunno ancora nemmeno non inoltrato. E la Dea sta facendo paura per continuità, capacità di andare in gol, di giocare un calcio sempre propositivo ed europeo. Da quel ko interno inaspettato di fine settembre col Como, la svolta: niente esperimenti, gioca chi è più in forma e gli altri spingono da sotto per emergere.
Adesso, però, c’è un osso duro come lo Stoccarda ed è una partita da non perdere e se possibile da vincere. Già, perché i nerazzurri sono imbattuti sì nella coppa più prestigiosa, e per giunta non hanno ancora mai subito gol, ma al contempo con cinque punti in tre partite e due 0-0 in casa non possono dirsi pienamente soddisfatti: servono i tre punti in terra tedesca contro una formazione abbastanza simile per attitudine, ma con meno qualità. La squadra di Hoeness fa dell’intensità e dell’organizzazione le proprie armi migliori e nel turno precedente ha già sorpreso la Juventus, battendola con merito allo Stadium. Servirà la migliore Atalanta possibile per venire a capo del rebus in Germania e poi presentarsi al Gewiss per ospitare l’Udinese e chiudere questo ciclo prima della sosta per le nazionali.
Ed è per questo che Gasperini non si fida dello Stoccarda, che però fa a meno dell’infortunato Leweling, e predica pertanto attenzione, ricordando come la classifica unica di questo nuovo format sia non poco aletoria: “Mi aspetto una squadra compatta, con la S maiuscola, duttile, in grado di attaccare con tanti uomini che dobbiamo tenere sotto controllo per sviluppare il nostro gioco, nonostante la defezione importante di Leweling. I 2 punti persi col Celtic pesano su una classifica in cui basta poco per risalire o perdere posizioni. Dobbiamo farne ovunque, tenendo conto che nel finale di questa fase avremo il Real Madrid e il Barcellona”.