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“Non esito a dire che Manchester City e Bayern sono stati il punto di riferimento in Europa in questa stagione e nella scorsa. Stiamo cercando di colmare il divario, ma la cosa bella è che nel calcio si possono colmare i divari in appena 90 minuti. Riuscirci non è un’impresa impossibile, ed è quello che proveremo a fare in finale“. Queste le parole di Thomas Tuchel in vista della finale di Champions League tra il Manchester City e il suo Chelsea. Poi ancora: “Non partiremo avvantaggiati e siamo ben consapevoli che in questa partita si parte da zero. Allo stesso tempo Guardiola sa di non affrontare in finale la stessa squadra già affrontata. Quindi per noi è lo stesso. Sappiamo benissimo che si ripartirà da zero. Abbiamo bisogno di un’altra grande prestazione”.
Una finale arrivata a sorpresa: “E’ abbastanza incredibile, se qualcuno me lo avesse detto a Natale, non sono sicuro che ci avrei creduto o ci avrei riso sopra – ammette – E’ stato difficile lasciare la mia famiglia a Parigi, a causa della Brexit e del Covid-19, e venire qui da solo, ma è stato anche tutto più semplice professionalmente parlando. Dovevo solo allenare, stare in una stanza d’albergo, portarmi le mie due valigie e immergermi completamente nel lavoro. Non avevo nessun altro pensiero perché ero qui completamente da solo. Sin dal primo momento sono rimasto molto colpito dall’intensita’, dall’atteggiamento e da come abbiamo lottato insieme. I ragazzi vogliono davvero dimostrare quanto sono forti. Alla fine, quando si gioca ai massimi livelli, si può ridurre tutto alla domanda: ‘Quanto ci tenete a vincere?’. E questo gruppo ci tiene davvero tanto”.
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