Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter e ora apprezzato commentatore tecnico per Dazn, è intervenuto su Rai Radio 1 Sport all’interno della trasmissione “Palla al Centro”, analizzando le sfide di Champions League. Il tecnico è partito proprio dai nerazzurri: “E’ una tappa fondamentale in una stagione finora al di sotto delle aspettative di una tifoseria e di un club importante come l’Inter. Stasera è il primo atto, il primo di due lunghi tempi decisivi per una qualificazione in semifinale che sarebbe storica e anche uno spartiacque fondamentale per la stagione dell’Inter”. Inter che fatica soprattutto a concretizzare le occasioni: “Le colpe vanno sempre equamente divise, è giusto che sia così – dice Stramaccioni – La situazione riguarda tutti quanti, dall’allenatore all’ultimo dei giocatori ed è importantissimo lavorare sulla testa. L’Inter è stata veramente sfortunata in queste ultime tre partite. Sono convinto che stasera ci sarà un altro scenario, un altro palcoscenico, un’altra Inter”.
“Non dimentichiamoci che stasera il Benfica sarà privo del giocatore più importante del reparto difensivo – aggiunge -. Otamendi è il leader della difesa, è anche capace di intimidire l’attaccante di riferimento. Giocherà probabilmente un ragazzo del 2003, potrebbe essere un fattore a livello di esperienza internazionale. Se ci aggiungiamo anche l’assenza di Bah, terzino destro rivelazione della stagione, il Benfica oggi gioca senza mezza difesa disponibile. L’Inter ha le qualità per mettere in difficoltà una squadra fortissima”.
“Lo 0-4 in campionato ha colpito e sorpreso tutti – afferma Stramaccioni su Milan-Napoli -. Ma credo sarà un risultato che farà bene a entrambi: al Milan per la convinzione, al Napoli perché è stato come un grande schiaffo, che nulla toglie alla sua straordinaria stagione. Questo risultato può essere anche preso come una voglia, una grinta e una fame che non credo si sia persa ma che e’ importante ritrovare. Se manca quello lì davanti con il numero 9, qualcosina nel peso offensivo del Napoli cambia e ce ne siamo resi conto”.