Nella conferenza stampa prima del match di Champions League tra Inter e Psv il tecnico dei nerazzurri Luciano Spalletti ha sottolineato come la sua squadra abbai troppi alti e bassi durante l’anno: “Nella partita secca ce la possiamo giocare alla pari, la differenza più grande sta nelle mancate vittorie contro le squadre più piccole. Dobbiamo essere forti durante tutto l’arco delle 38 partite, non nella partita unica. 38 partite da leoni: questo deve essere il nostro motto. Quando lo raggiungeremo avremo limato il gap con la Juventus”. Parlando poi della situazione in cui si trova la sua squadra nel girone di Champions ha detto: “Alla fine abbiamo i punti che dovevamo avere. Perdere a Londra ci stava, loro sono un gruppo che lavora insieme da anni. Al momento del sorteggio se ci avessero detto che ci saremmo trovati in questa situazione saremmo stati tutti contenti”.
L’allenatore dell’Inter vuole concentrarsi solo sulla sua partita, senza pensare a Barcellona-Tottenham: “Barcellona senza titolari? Magari loro si offendono perché stiamo mettendo in dubbio la loro professionalità. Il loro segnale è sempre chiaro, al Barcellona ci lavorano solo persone serie e professionisti veri. Errore pensare a quello che farà il Barcellona, dobbiamo pensare solo alla nostra partita”. Senza mezzi termini però ha detto come la partita di domani sia fondamentale: “Partita più importante da quando sono all’Inter, più dell’anno scorso a Roma contro la Lazio” e ancora sul Tottenham: “Anche il Tottenham confida sulla serietà del PSV perché sono nella stessa situazione nostra. Non mettiamo in dubbio la professionalità delle squadre”.
Spalletti poi è passato ad analizzare la situazione infortunati: “Vecino ha fatto un esame e probabilmente non sarà disponibile. Anche Nainggolan ha bisogno di stare fermo qualche giorno perché rischia di peggiorare, ma lo valuteremo. Sicuramente è messo meglio di Vecino”. Infine due parole sul non-caso Icardi e sul pubblico che si aspetta a San Siro: “Icardi? Non c’è nessun problema, a Madrid c’erano tanti giocatori anche delle altre squadre. C’è un regolamento che gestisce queste cose, aveva il permesso per andare a vedere la partita a Madrid. Non c’è niente di strano. Domani mi aspetto la presenza emotiva da trasmettere dentro la partita. In questa Inter l’unico ad avere la certezza di essere titolare è il pubblico che ci ha supportato alla grande tutto l’anno scorso e quest’anno, anche nelle partite in cui non siamo stati al livello adeguato”.