[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Dopo un match da brividi il Tottenham perde 4-3 in casa del Manchester City ma trova la qualificazione alle semifinali di Champions League in virtù dell’1-0 dell’andata. Atmosfera incredibile all’Etihad: Guardiola e Pochettino schierano rispettivamente un 4-3-3 ed un 4-2-3-1 di rara offensività e i primi dodici minuti di match infatti assomigliano molto più ad un primo quarto di una finale play-off di NBA che non ad un quarto di finale di Champions League. Ogni possesso va a buon fine: il primo è dei Citizens ed il marcatore è Raheem Sterling. L’11 di Guardiola salta la prima pressione del Tottenham e Kevin De Bruyne trova l’attaccante di origine giamaicane che pennella una traiettoria imparabile per Lloris. L’Etihad esplode, ma il frastuono assordante dei supporters di Manchester si trasforma in traumatico silenzio nel giro di 300 secondi. Laporte prima lascia al limite dell’area un sanguinoso pallone che Son deposita alle spalle di Ederson; poi ancora il centrale di Guardiola perde palla in uscita ed è ancora il sudcoreano a timbrare il cartellino con un destro a giro da urlo. Partita folle. La linea degli Spurs è incredibilmente alta ed infatti passano meno di 60 secondi e Rose si dimentica di Bernardo Silva che buca Lloris senza problemi e fa 2-2. Si respira, finalmente. Guardiola stringe il pugno, chiede l’ausilio della sua gente semmai ce ne fosse ulteriormente bisogno e al minuto 21 De Bruyne  si inventa un assist surreale che Sterling deve solo depositare in rete. Un primo tempo frenetico e degno di un romanzo d’azione termina sul 3-2, ma la brutta notizia per il tecnico degli Spurs è l’infortunio di Sissokho, che lo costringe ad arretrare la posizione di Eriksen ed affidarsi a Llorente in avanti, non esattamente il più rapido per le ripartenze.
[the_ad id=”668943″]
La seconda frazione si apre con l’assedio dei padroni di casa: i londinesi non riescono più a risalire il campo, il City va troppo forte, ma soprattutto ha un giocatore che ha qualche occhio in più di noi umani, Kevin De Bruyne. Il belga si prende nuovamente la scena al minuto 59 quando si fa beffe del centrocampo avversario ed offre una palla incredibile al Kun Aguero, che incenerisce Lloris. 4-2 e punteggio che per la prima volta sorride completamente ai Citizens. Gli spurs sono alle corde, ma nel momento peggiore Llorente trova una deviazione sospetta al centro dell’area. Cakir controlla al VAR e convalida una rete che genererà tante polemiche, ma se pensate che le polemiche e le emozioni siano finite vi sbagliate di grosso. La Manchester blu soffre in silenzio, spera, ma a tempo quasi scaduto Eriksen perde un pallone incredibile in uscita, Aguero disegna per Sterling che inchioda Lloris. Guardiola impazzisce con il suo stadio, ma… dopo il controllo  al VAR, ancora protagonista, la rete viene annullata per fuorigioco.  In un’atmosfera thriller passa il Tottenham: sorride Pochettino, che ha di sicuro il merito di aver schierato una formazione offensiva e coraggiosa. Il manager argentino ha scelto il rischio ed ha avuto ragione, anche con più di un pizzico di ‘buena suerte’. Partita stellare di Son, tanta sostanza per Wanyama e Rose, decisivo Llorente. Piange Manchester insieme a Guardiola, ma onore ai ragazzi in maglia blu, onore alla prestazione stellare di De Bruyne e compagni che ci hanno regalato una della partite più belle del terzo millennio.
[the_ad id=”676180″]