Luis Enrique e Andres Iniesta parlano nella conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno dei quarti di finale di Champions League in cui il Barcellona ospiterà la Juventus al Camp Nou.
Immancabile il richiamo alle similitudini che l’approccio a questo match di ritorno ha con quello degli ottavi contro il PSG: “Ci sono molte similitudini, l’esigenza di fare gol, concedere poco ai rivali. Questo deve essere l’approccio dal 1′ e cercare di far gol quanto prima. Vedremo come si svolgerà la partita, avere pazienza e sforzarci di essere efficaci è importante. Non bisogna innervosirsi se i gol non arrivano subito”. Queste le parole di Iniesta che aggiunge: “Il risultato è pessimo per noi. Non abbiamo fatto le cose a dovere e ora è tutto difficile. Abbiamo il potenziale per poter rimontare o almeno provarci. Dobbiamo metterli a rischio. Dobbiamo fare una partita perfetta“.
Si parla di nuovo di rimonta dopo quella con la squadra francese ma il centrocampista blaugrana ha le idee chiare: “Anche se sono simili le partite ci sono aspetti da valutare. Dati, statistiche. La Juve ha preso 2-3 gol in tutta la Champions e sono dati rilevanti. Continuo a vedere la mia squadra per fare gol. Se può influire la gara col Psg non so. Sono realtà diverse, anche loro sanno che giocare col Barca crea problemi. Cerchiamo di capovolgere la situazione per la seconda volta. Ambiente e squadra devono avere l’energia per attaccare“.
Domani come approccerà la partita il Barcellona secondo Iniesta? “Non abbiamo altro approccio che l’attacco, poi vedremo cosa farà la Juve. Il nostro schema non cambia. Lettura unica impossibile da contemplare. A seconda del risultato dovremo attaccare più velocemente o mantenere più il possesso palla”. E la Juve? “Non so indovinare, hanno un risultato a favore positivo e possono fare entrambe le cose. Il risultato è davvero buono per loro. Noi dobbiamo solo attaccare. Deve essere la migliore partita della stagione”.
Ultimi due accenni al termine della carriera del giocatore che ha guidato Barcellona e Spagna a molti successi: “Non sono cambiate le cose rispetto a una settimana fa. A fine stagione valuterò. Adesso non è il momento per parlare di questo” e un pensiero a Dani Alves, amico ma avversario: “È stato uno dei migliori ingaggi di stranieri mai fatti qui. Per la resa, per il contributo dato. Ad un certo punto ha preso una strada diversa, le cose gli vanno bene in Italia”.
Secondo Luis Enrique non servirà una partita perfetta: “Bisogna esser efficaci e generare gol. Qui possiamo riuscirci e ci serve aggressività e che si viva una notte allo stadio come 3 settimane fa”. Importante l’approccio mentale: “Non eravamo abituati a rimontare. Ora ricapita ma domani dovremo controllare le emozioni dei giocatori e goderci la serata. Tutti quelli che erano allo stadio per il Psg hanno vissuto una notte storica. Possiamo fare 3 gol in 3 minuti”.
Come verrà affrontata la sfida di domani? “Non abbiamo nulla da perdere, il rivale deciderà se chiudersi in difesa o attaccare. Noi possiamo solo attaccare, quando ci siamo rilassati attaccare di nuovo”. Luis Enrique però è convinto della semifinale: “Se fai il primo gol, il secondo lo fa il Camp Nou e il terzo viene da sé. Se la Juve vuole farne almeno 2 ne dobbiamo fare poi 6”.
Importante il ritorno a centrocampo di Busquets per il tecnico catalano: “Lui è un elemento fondamentale per la squadra, più cose può fare meglio sarà” e Mascherano recuperato dopo un piccolo problema fisico subito prima di Pasqua: “Si, è stato recuperato ed è in perfette condizioni”.
Ultimo commento è sulla Juve e sulle qualità che ha visto nel match di andata: “Se pensiamo a martedì la Juve ha fatto un bel primo tempo e noi cercheremo di migliorare il nostro livello in tutta la partita. Sa giocare col pallone ed è difficile giocarci contro“.