Il direttore generale dello Shakhtar Donetsk, Serhiy Palkin, ha criticato l’organo di governo del calcio mondiale, ovvero la Fifa, per la mancanza di solidarietà con l’Ucraina durante la guerra contro la Russia. “L’esempio peggiore è avvenuto dopo l’inizio della guerra, quando la Fifa ha semplicemente permesso ai nostri giocatori di andarsene gratuitamente. Ciò ci è costato molti milioni di euro – ha detto Palkin in un’intervista al portale di notizie t-online -. I giocatori stranieri hanno firmato contratti con altri club e sono stati venduti qualche tempo dopo. È ingiusto: questi club non li hanno sviluppati e hanno comunque ottenuto un sacco di soldi. E la Fifa ha sostenuto tutto questo“.
Palkin ha poi aggiunto: “La Fifa non ha nemmeno invitato i club ucraini a parlare di possibili soluzioni a questo problema. Abbiamo provato più volte a metterci in contatto con la Fifa, ma ogni porta era chiusa“. Dopo l’inizio della guerra, la Fifa ha stabilito una norma speciale per il trasferimento di giocatori e allenatori stranieri dai club in Russia e Ucraina, consentendo loro di unirsi ad altri club a parametro zero. La Fifa ha recentemente esteso la norma fino a giugno 2025 e ha affermato che un numero significativo di giocatori e allenatori sarebbe stato autorizzato a rescindere unilateralmente i propri contratti. Il dg dello Shakhtar ha criticato la misura e ha affermato: “Non c’è stata una telefonata dalla Fifa che ci assicurasse il suo supporto. Non avrei chiesto milioni di risarcimento, posso capire che non sarebbe stato facile. Ma questo comportamento è una vergogna“. A causa della guerra, lo Shakhtar non è stato in grado di ospitare le proprie partite casalinghe in Ucraina, e nella Champions League di questa stagione, giocheranno in casa a Gelsenkirchen, nello stadio dello Schalke.