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Juventus, Napoli, Inter e Atalanta. La squadra di Sarri è la prima della classe dello stesso girone dell’Atletico Madrid ed è sicuro di esserlo anche alla fine dell’ultima giornata, al Napoli basta un punto col Genk per passare agli ottavi, l’Inter è padrona del suo destino anche se di fronte avrà il Barcellona (già qualificata come prima ma pur sempre il Barcellona) mentre l’Atalanta non avrà la certezza della qualificazione con una vittoria solamente perché il suo futuro nel torneo è legato alla necessità di imbattibilità del City di Guardiola contro la Dinamo Zagabria. Ad una giornata dal termine della fase a gironi, le squadre italiane sono tutte in corsa per la qualificazione come nella scorsa stagione quando ad ottenere il pass per il turno successivo furono solamente Juventus e Roma mentre Inter e Napoli dovettero accontentarsi del terzo posto del girone e della retrocessione in Europa League.
Ma cosa è cambiato per le due squadre rispetto alla scorsa stagione? L’Inter ha un Conte in più e soprattutto una coppia d’attacco da top club: Lautaro è cresciuto esponenzialmente mentre Lukaku in campo europeo si è finalmente sbloccato dimostrando il perché del prezzo monstre pagato in estate. Discorso diverso per il Napoli che, a differenza dello scorso anno, sta dimostrando una continuità di risultati in Europa piuttosto che in campionato. E poi c’è l’Atalanta, data per spacciata dopo zero punti in tre partite. La squadra di Gasperini si è rimboccata le maniche e attorno al pareggio di San Siro contro Guardiola ha costruito un barlume di speranza per vivere un sogno. Ora serviranno le imprese contro Barcellona e Shakhtar per Conte e Gasperini, due sfide tutt’altro che facili. Ma esserci per sperare e non per fare da comparsa in fondo è già un piccolo successo.
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