Champions League

Champions League 2024/25, calendario e situazione delle italiane: Inter vicina agli ottavi, l’Atalanta tra Barca e Real

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi, Inter- Foto Nderim Kaceli/IPA Sport

Luka Modric lo ha detto forte e chiaro: “La Champions League si vince più avanti”. Vero, ma partire bene aiuta: un playoff a febbraio è un qualcosa che le squadre europee vorrebbero evitare ben volentieri. Le prime cinque giornate della nuova edizione della competizione europea hanno riservato sorprese: Manchester City (17°), Real Madrid (24°) e Psg (25°) sono nei bassifondi della classifica, mentre un’ex semifinalista come il Lipsia è addirittura a zero punti. Variegato il discorso delle italiane. Bene, anzi benissimo, Inter (2°) e Atalanta (5°). In risalita il Milan (16°), in ritardo la Juventus (19°) e quasi condannata il Bologna (33°).

INTER 

Diciassette punti garantiscono la certezza o quasi per il pass diretto agli ottavi. L’Inter ne ha tredici, con 7 gol segnati e 0 subiti. E soprattutto ha un calendario in discesa. Martedì 10 dicembre è in programma la sfida al Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, temibile ma comunque lontano parente della versione quasi imbattibile (chiedere a Gasperini) della scorsa stagione. Poi un gennaio sulla carta abbordabile: prima l’incrocio con lo Sparta Praga (22 gennaio), poi quello con il Monaco (29 gennaio). Quattro punti sono nelle corde dei nerazzurri, con la consapevolezza che potrebbero bastarne anche meno. Insomma, Inzaghi ha fatto già il lavoro. Ora va solo perfezionato.

10 dicembre

Bayer Leverkusen-Inter

22 gennaio

Sparta Praga-Inter

29 gennaio

Inter-Monaco

ATALANTA

Si parte da un fatto: la Dea è automaticamente ai playoff e il suo percorso continuerà. Questa la situazione al momento: quinto posto, undici punti, undici anche i gol fatti, uno subìto ma solo nel contesto di un 6-1 senza storia. La vincitrice dell’Europa League è una big europea ed è ormai chiaro a tutti, anche a Madrid, casa Real, dove guardano al prossimo match del Gewiss Stadium con preoccupazione. Per gli ottavi di finale c’è ancora del lavoro da fare per la Dea. Servono 5/6 punti. Dopo il big match col Real, ci sarà la sfida casalinga con lo Sturm Graz: vietato sbagliare. Anche perché dopo la Dea dovrà far visita al Barcellona. Si giocherà al Montjuic e non al Camp Nou, nonostante i lavori di restyling siano ormai completati: la fase campionato di Champions infatti si può giocare in un solo stadio. Lo sa bene l’Atalanta che nel 2019-20 giocò la sua fase a gironi a San Siro. Tempi normali per una società che si sente sempre più a casa tra le regine d’Europa.

10 dicembre

Atalanta-Real Madrid

21 gennaio

Atalanta-Sturm Graz

29 gennaio

Barcellona-Atalanta

MILAN

Il Milan ha 9 punti, cioè la quota che secondo il Supercomputer di Opta ad inizio stagione era con ogni probabilità sufficiente per qualificarsi ai playoff di Champions League. Però è lecito che nella San Siro rossonera si pensi più in grande. Anche perché il calendario è più che alla portata dei rossoneri, che dovranno vedersela con Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria. Con 9 punti (tutt’altro che impossibili da accumulare) il Milan sarebbe tra le prime otto. Si può fare.

11 dicembre

Milan-Stella Rossa

22 gennaio

Milan-Girona

29 gennaio

Dinamo Zagabria-Milan

JUVENTUS 

Serve un’impresa agli uomini di Thiago Motta per qualificarsi direttamente agli ottavi di finale. Otto punti sono pochi e il calendario prevede il big match contro il Manchester City nella prossima giornata. Vero, la squadra di Guardiola sta faticando quanto i bianconeri (stessi punti), ma rimane una formazione altamente competitiva. Servono nove punti ad entrambe per sperare negli ottavi. Sette difficilmente basterebbero. Chi tra Guardiola e Motta cade nello scontro diretto dell’11 dicembre, dovrà iniziare a pensare al playoff, magari da testa di serie per evitare altri disastri.

11 dicembre

Juventus-Manchester City

21 gennaio

Club Brugge-Juventus

29 gennaio

Juventus-Benfica

BOLOGNA

Un punto dopo cinque giornate. Un solo gol fatto. Il ritorno in Champions League dopo 60 anni non è stato fin qui fortunato. La squadra di Vincenzo Italiano non ha più il destino nelle proprie mani: se anche vincesse tre partite su tre, potrebbe rimanere fuori dai primi ventiquattro posti. Dieci punti infatti potrebbero non bastare. Doveroso provarci, anche solo per migliorare il ranking: prima il Benfica al Da Luz, poi il Dortmund al Dall’Ara e infine lo Sporting al Jose Alvalade.

11 dicembre

Benfica-Bologna

21 gennaio

Bologna-Borussia Dortmund

29 gennaio

Sporting CP-Bologna

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