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Vietato sbagliare e soprattutto vietato avere rimpianti. Le squadre italiane più vincenti in Champions League scendono in campo nel martedì di calcio europeo per sfidare Atletico Madrid e Shakhtar Donetsk. Zero punti in classifica, ma anche note positive dalle precedenti sfide: l’orgoglio della rimonta di Anfield contro il Liverpool, la beffa con gol allo scadere del Real Madrid e San Siro. La prima gara casalinga, che segna il ritorno del AC Milan dopo più di sette anni nel torneo sarà quella contro l’Atlético, che è stata del resto anche l’ultima avversaria affrontata. All’epoca c’erano Kaká, Balotelli ed Essien in campo ma non fu sufficiente per evitare il 5-1 complessivo contro gli uomini di Simeone che oggi è ancora in panchina e deve fare i conti con un momento complicato. Stefano Pioli lo sa, ma non si fida e guarda al futuro immaginando anche un’immagine di bandiera in panchina: “Il rapporto che ho con club e giocatori non ha una data di scadenza“. Non c’è pressione in Champions League ma il Milan non ha nessuna intenzione di stare a guardare e vuole i primi punti nel torneo, con la consapevolezza che San Siro deve diventare un fortino se si vuole avere chance. “La storia di questo club è rappresentata dalla Champions League – ha commentato il tecnico -. Ora vogliamo scrivere un altro pezzo di storia e fare qualcosa di importante”.
Discorso simile ma avversario di diversa caratura per l’Inter che sfida De Zerbi e il suo Shakhtar ancora in costruzione. Il suo Sassuolo ha riservato brutte sorprese in passato ai nerazzurri. anche se i precedenti più recenti sono positivi. Dopo le prime nove giornate di campionato, lo Shakhtar è al secondo posto in campionato con 22 punti, a tre lunghezze dalla Dinamo Kiev con un bilancio di 23 gol fatti e 5 subiti. Può essere la partita di Nicolò Barella che contro l’Ucraina ha esordito in nazionale, ma anche di Edin Dzeko che sempre nel 2018 firmò il gol eliminazione dello Shakhtar con la maglia della Roma. Occhi puntati sulle italiane ma il big match di giornata sarà inevitabilmente il remake della semifinale dello scorso anno tra Psg e Manchester City ma anche la reunion tra Messi e Guardiola che avverte: “La vittoria dello scorso anno non conta nulla, ora hanno un Lionel in più”. Impossibile dargli torto.
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