La Bundesliga è stata persa ufficialmente, la Premier League ora è a rischio e il sorpasso si è concretizzato come lo scorso anno. Morale della favola: al Bayern Monaco resta solo la Champions League per provare a trasformare una stagione disastrosa, l’Arsenal è pronto a lottare con il Manchester City ma deve nuovamente inseguire, e allora vuole trarre linfa vitale dalle notti europee e proseguire nel cammino, dove peraltro i Gunners potrebbero proprio trovare in semifinale la rivale guidata da Guardiola.
E’ stata una domenica amarissima per tutte e due. Dopo undici anni di fila, il Bayern Monaco ha abdicato e ha dovuto assistere alla festa del Bayer di Xabi Alonso, la stagione è di fatto finita in patria e rimane soltanto la Champions, nella quale la corazzata bavarese può esaltarsi, guidata da un Tuchel di fatto allo sbando ma già capace di raggiungere per due volte l’atto conclusivo, alzando al cielo il trofeo in un’occasione. In terra inglese, invece, la sconfitta casalinga contro l’Aston Villa, unita al ko interno clamoroso del Liverpool, ha spianato la strada al City, ora in testa da solo. E la seconda stagione di fila con rimonta subita potrebbe far malissimo ad Arteta, che però sa di avere ancora delle carte da giocare, e tra queste anche quella della Champions da provare a conquistare da outsider assoluta.
All’andata il 2-2 infarcito da qualche errore, alcune polemiche arbitrali, un gol bellissimo dei Gunners, i tedeschi capaci con un colpo di coda di non farsi schiacciare a Emirates, tiene tutto aperto in vista del ritorno di stasera. Una sfida stellare, con tanto talento, tra due squadre che comunque non saranno favorite in vista della semifinale contro una tra Real Madrid e Manchester City, che suonerà nuovamente come una finale anticipata. Da una parte Kane che prova a trascinare i tedeschi, dall’altra il talento e la velocità di Gabriel Jesus e Havertz per il sogno degli inglesi. La sostanza è che chi riuscirà a vincere – e non sono esclusi supplementari e rigori – potrà sognare una stagione trionfale, nonostante tutto, chi perderà andrà incontro alla tremenda delusione di ritrovarsi col cerino in mano.