Champions League

Barcellona, imbarcata memorabile: Bayern Monaco show, i bavaresi infieriscono fino al 2-8

Bayern Monaco - Foto Instagram

Tracollo Barcellona: i blaugrana escono con le ossa rotte dal quarto di finale in gara secca. Un super Bayern Monaco vince 8-2 al Da Luz di Lisbona e approda in semifinale di Champions League, dove affronterà la vincente di Manchester City-Lione, continuando il cammino verso il Triplete. Al 4′ il Bayern è subito avanti: cross di Perisic dalla sinistra, Muller scambia in maniera spettacolare con Lewandowski e con il mancino beffa Ter Stegen. Solo due minuti dopo, i blaugrana trovano il pareggio: Jordi Alba cerca Suarez in area, interviene Alaba, che però sbaglia totalmente la giocata e infila il pallone nella propria porta. Un minuto più tardi è Messi a mettere paura alla difesa tedesca: cross mancino dalla destra, la palla attraversa tutta l’area e colpisce il palo. Ritmi altissimi, a Lisbona non c’è un attimo di sosta: al 23′ i tedeschi tornano in vantaggio. Gnabry serve Perisic, che con un mancino potente non lascia scampo a Ter Stegen. Il Barça accusa il colpo, i ragazzi di Flick non si fermano: al 29′ tocco di Goretzka per Gnabry, che brucia Lenglet e con il destro firma il tris. Un minuto più tardi grave errore di Ter Stegen in fase di disimpegno, ma Lewandowski ne approfitta solo in parte: il suo destro in area viene deviato in angolo. Il Bayern va al doppio della velocità e non si ferma: al 31′ cross di Kimmich e Muller trova la zampata del poker con cui si chiude un primo tempo a senso unico.

GLI HIGHLIGHTS DEL MATCH (VIDEO)

LE PAGELLE DEL MATCH

L’inizio di ripresa è simile alla fine del primo tempo: è nuovamente il Bayern a fare la partita, con Perisic che cerca la conclusione di destro, ma Ter Stegen blocca a terra. Al 52′ rete di Lewandowski, ma Skomina annulla per corretto fuorigioco. Al 58′ lampo del Barcellona: Suarez riceve in area e dopo un movimento da vero bomber fa partire un mancino che non lascia scampo a Neuer. È solo un’illusione, perché al 63′ Alphonso Davies entra in modalità freccia mancina, salta facilmente Semedo e serve a Kimmich il pallone del 5-2. Pochi minuti più tardi i bavaresi costruiscono un’azione fotocopia, ma il tiro di Coman viene deviato in corner. Il Barcellona è allo sbando, Messi non riesce ad illuminare la scena. In campo c’è solo il Bayern, che nel finale dilaga in maniera clamorosa: all’82’ Lewandowski firma il sesto di testa, poi arriva la doppietta dell’ex Coutinho.

Suarez lascia il campo in lacrime, a una stagione di distanza dal poker di Anfield, i blaugrana escono di scena dalla Champions dopo una goleada subita. La peggior umiliazione nella storia del Barcellona chiude una stagione senza titoli. Abbiamo assistito a un pezzetto di storia del calcio. Con la cavalcata delle valchirie in sottofondo l’armata aerea di Flick bombarda a tutto spiano il fragile villaggio del Barcellona mettendo in scena una delle partite più umilianti della storia di questa competizione. Solo la sciocchezza di Alaba ha dato alla partita per una ventina di minuti l’idea di essere una partita vera. Poi una mattanza: con sadismo militare il Bayern Monaco ha disintegrato pezzo dopo pezzo una squadra vuota e inesistente, toreata letteralmente negli ultimi 5 minuti.

Il Barcellona ha offerto una prestazione indecente al netto dello strapotere avversario. Non abbiamo mai visto una squadra giocare con tanta insistenza dal basso e perdere così sistematicamente la palla. Setien lascia sì nella polvere, ma è anche vero che tanti giocatori sono sembrati inadeguati alla maglia, Lenglet e Semedo su tutti. D’altro canto c’è troppa qualità nel Bayern: Thomas Muller, con il suo meraviglioso stile di gioco retro, è il direttore d’orchestra di una squadra modernissima che oggi ha toccato la perfezione; Alphonso Davis è nato nel 2000 e in effetti sembra venire da un altro pianeta; Hansi Flick è arrivato all’improvviso e si è preso il suo posto nella storia. Il Bayern può ora solo perdere questa Champions, il Barcellona invece da domani deve ripartire con l’anno zero: l’unico intoccabile è Messi. 

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