Champions League

L’Atalanta torna in Champions, c’è subito una prova d’urto con l’Arsenal

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini, Atalanta - Foto Nicolò Campo/IPA

L’Atalanta torna in Champions League dopo aver vinto l’Europa League e c’è subito una prova d’urto con l’Arsenal per dare il bentornato alla Dea. Il quarto con il Psg, la sfida col Real Madrid, sembrano vicine ma sono lontane e fanno parte di altri cicli dei nerazzurri, con il comun denominatore chiamato Gian Piero Gasperini che rimane il manico di questa splendida squadra. Che se in campionato è partita con due vittorie e due sconfitte, sempre senza mezzi termini, nella coppa sa di non poter perdere terreno per strada, anche se i Gunners costituiscono una delle peggiori squadre possibili.

Gasp non si considera battuto in partenza, ma riconosce il valore degli inglesi, da anni ai vertici e sempre più vicini a vincere la Premier, anche se è mancata stagione dopo stagione la zampata per mettere la ciliegina sulla torta. Arteta tecnico giovane e talentuoso, così la sua squadra, capace però anche di difendere con ordine. Un crash test insomma per le ambizioni dei bergamaschi, che hanno già giocato in Europa in stagione, la Supercoppa persa col Real Madrid, e che si aspettano un enorme supporto dal Gewiss Stadium, finalmente nel suo massimo splendore dopo i lavori di ristrutturazione.

La nuova formula, definita da Gasperini come accattivante, non consente però particolari distrazioni: bisogna giocare per far punti anche contro l’Arsenal, perché è una delle quattro partite che i nerazzurri giocheranno in casa e dunque, per la fatidica quota 15, i punti che presumibilmente serviranno per entrare tra le prime otto, o per raccoglierne 10 e andare agli spareggi, occorre cercare il risultato contro tutte le rivali. E poi, partire con un risultato positivo può anche diventare un booster niente male per il fronte della Serie A, dove bisogna recuperare terreno.

Venendo infine ai singoli, Lookman è scatenato e vuole ripartire da quella finale dello scorso maggio e dalla recente prova monstre con la Fiorentina. C’è Retegui che sta segnando molto, si potrebbe persino lanciare Zaniolo che conosce i palcoscenici europei, ma che partirà dalla panchina con Brescianini probabile trequartista anomalo nello scacchiere dei bergamaschi. L’ultimo focus, ovviamente, è su Kolasinac: sarà il pilastro difensivo, lui che è tornato dopo l’infortunio e che soprattutto è il grande ex di turno.

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