Champions League

Atalanta-Real Madrid, Kroos: “Non sarà facile, dobbiamo dare il massimo come sempre”

Toni Kroos - Foto Steindy CC BY-SA 3.0

Il centrocampista del Real Madrid, Toni Kroos, alla vigilia del match contro l’Atalanta valevole per l’andata degli ottavi di finale di Champions League, ha parlato in conferenza stampa: “Dobbiamo fare quello che abbiamo sempre fatto ultimamente, mancano parecchi giocatori. Chi è qua deve dare il massimo, così possiamo fare il nostro meglio. Cerchiamo sempre di controllare il match e di fare possesso palla, domani affronteremo una squadra che gioca diversamente, non sarà facile adattarci. Domani comunque ci aspetta una sfida complicata, ma lo sapevamo. Ogni partita è come una finale, la Champions League inizia adesso. Dopo la fase a gironi ogni gara è una finale, ma non sarà semplice contro una squadra che sa come giocare e attaccare. Cercheremo di interpretare la partita, domani dovremo anche difendere”.

Il tedesco ha sottolineato l’importanza del centrocampo per ogni squadra: “Ci sono diverse opinioni, tutto dipende molto dal centrocampo. In gare come questa ogni fase è importante, puoi vincere o perdere una partita in base a come giochi in ogni zona, dobbiamo stare attenti. Se costruiamo bene a centrocampo abbiamo buone possibilità di far bene. Io provo a essere me stesso sia in campo che nello spogliatoio. Ci sono tanti compagni di squadra con cui mi confronto da tempo, mi trovo benissimo con loro. Cerco di dare il massimo. Io amo il mio club e la mia squadra, voglio sempre il meglio sotto tutti gli aspetti. Sono un giocatore, la prima cosa che penso è che voglio fare il massimo dal punto di vista sportivo”.

Kroos, poi, si è soffermato sul gioco del Real e sulla situazione relativa ai molti infortuni: “Per noi ogni partita è importante, in entrambe le fasi, si è visto nelle partite che abbiamo fatto. Le nostre tattiche non funzionano sempre, sono anni che proviamo a migliorare e a implementare le tattiche. Poi ogni partita è una gara a sé. Non penso di essere la persona più indicata per rispondere, mi sono infortunato anche io. Non conosco il corpo dei miei compagni, forse hanno fatto tante partite. Io mi occupo del mio fisico e della mia vita. C’è stata anche tanta sfortuna. Chi è arrivato a Bergamo è motivato”.

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