In una serata che inizia col lutto per l’addio a Brehme, l’Inter ritrova il sorriso vincendo il primo dei due atti dell’andata degli ottavi di Champions League contro un Atletico Madrid sempre chiuso e complicato da affrontare. Nerazzurri imprecisi, un po’ in difficoltà nel costruire, ma alla fine le occasioni sono tante e il divario apparso va forse oltre all’1-0 firmato da Marko Arnautovic, che nel Triplete del 2010 c’era, che sbaglia due gol clamorosi e rischia di trasformare in un incubo la sua partita, poi colpisce male a porta vuota e così forse fa sì che i difensori colchoneros non riescano a salvare sulla linea.
In qualche modo, un gol che sembrava non poter arrivare mai arriva e alla fine vincere è quel che conta, anche se il punteggio sta persino stretto e non lascia affatto tranquilli in vista del ritorno del Metropolitano, dove gli spagnoli giocheranno con tutt’altro spirito e Simeone si giocherà la carta Morata dal 1′ per la rimonta. Per Inzaghi, invece, c’è una tegola, quella di Thuram: il figlio d’arte si fa male all’adduttore e dovrà fermarsi per qualche giorno, da capire se fra tre settimane ci sarà per il secondo tempo di questo maxi confronto da 180′, inutile dire che sarebbe fondamentale riavere il francese a disposizione, anche perché come stasera Lautaro Martinez potrebbe non giocare la sua migliore partita, per usare un eufemismo, anche se la vera delusione, e spicca perché non capita mai, è vedere un Calhanoglu così in difficoltà . La vittoria finale, inevitabilente, dimostra come al di là dei singoli la forza di questa Inter è proprio nel gruppo e nei ricambi.
Ritmi assai blandi nel primo tempo: la difesa dell’Atletico è compatta e c’è un buon pressing, l’Inter non riesce a costruire gioco ma pensa in modo offensivo e comanda le operazioni. Lino è l’unico a rendersi pericoloso per la squadra di Inzaghi, che recrimina con Kovacs per un possibile rigore sul tocco di mano in area di Molina, molto sospetto ma regolare per il fischietto rumeno e il Var. Lautaro si accende e ci prova due volte, Thuram tira da fuori ma centrale, pagherà caro questa conclusione perché proprio qui si fa male: primo responso una contrattura, ma si teme anche la lesione. Nel secondo tempo Inter d’assalto e ci sono due occasioni clamorose per Arnautovic, che le cestina malamente. L’ingresso in campo dell’austriaco è tragicomico, ma si fa subito perdonare con il gol vittoria: erroraccio difensivo degli ospiti, Oblak respinge su Lautaro, Arnautovic calcia a porta vuota, nemmeno benissimo, ma la palla si insacca, di Morata – entrato nella ripresa – l’unica occasione degna di nota degli spagnoli che preparano la remuntada al ritorno.