C’è un altro test da brividi per il Milan di Paulo Fonseca. In meno di due settimane è cambiato tutto, ma questo riguarda il campionato: le tre vittorie di fila, tra cui quella spartiacque nel derby, hanno rinfrancato il morale di squadra e ambiente e permettono di lavorare con tutt’altro clima. La classifica ora è positiva, il gioco c’è, il miglior attacco della Serie A pure. Insomma, sembra passato un secolo dalla notte di San Siro contro il Liverpool, invece sono appena due settimane e quella contestazione ferocissima che stava quasi per portare all’esonero il tecnico portoghese ora lascia spazio alla fiducia, alla voglia di conoscersi e di dar tempo.
La Champions League, però, non aspetta: con la nuova formula anche ritrovarsi a zero dopo due giornate non sarebbe un dramma assoluto, specie se dopo aver affrontato due big di questo calibro, ma serve far punti alla BayArena contro una squadra, la corazzata tedesca che ha vinto la Bundesliga lo scorso anno, con tanto di coppa nazionale, Supercoppa di Germania e finale di Europa League persa contro l’Atalanta, ma che tentenna un po’ tra le mura amiche della BayArena.
Servirà un Milan di personalità, quadrato, servirà però lo stesso coraggio visto nel derby. Il 4-4-2 super offensivo è un’ipotesi, ma Loftus-Cheek reclama spazio e si potrebbe optare sulla sua fisicità tra le linee, a fargli posto sarebbe Abraham pronto per la panchina in caso di necessità. Ma al di là di uomini e numeri, sarà lo spirito e la filosofia che dovrà caratterizzare questa trasferta del Milan di Fonseca, un ulteriore battesimo del fuoco per capire se ci sono ulteriori passi avanti sul fronte della personalità. Una partita in cui, più che la prestazione, servirebbe portare a casa punti pesanti per la maxi classifica: uscire indenni dalla casa delle Aspirine sarebbe – quella sì – una medicina che può rinvigorire ulteriormente una squadra in crescita e sempre più in fiducia. Senza però perdere quell’equilibrio caro a Fonseca: sarà fondamentale in campo, ma anche nel post partita, qualunque sarà il risultato, perché anche un ko contro Wirtz e soci non sarebbe un dramma, se affrontato nel modo giusto. Così come in caso di blitz sarà importantissimo non lasciarsi andare a prematuri e inutili voli pindarici.