“Bisogna essere comunque orgogliosi di quanto fatto, però c’è un po’ di amarezza. Se non alzi il trofeo non c’è nulla scritto e questo un po’ ti rode. Anche perché la mia sensazione dal campo è che ci è mancata la consapevolezza che davvero potevamo far male a questo City. Si è parlato troppo di quanto era forte e questo inconsciamente un po’ l’abbiamo pagato”. Lo ha detto in conferenza stampa il difensore dell’Inter e della Nazionale azzurra Francesco Acerbi, a proposito della finale di Champions League persa contro il Manchester City. L’ex Lazio è stato tra i più positivi grazie ad una grande prova in marcatura su Haaland: “Ora è il doppio del giocatore che ho affrontato tre anni fa contro il Dortmund. Grandissimo attaccante, ma si è fatto un ottimo lavoro di squadra. Dopo la partita pensieri zero, per dieci minuti non volevo parlare con nessuno. Occasione irripetibile lo pensi prima della partita, ma dentro di me ho pensato solo a dare tutto e che magari potrà esserci un’altra occasione. Prima pensi un po’ a tutto, dopo resti male della sconfitta“, ha spiegato Acerbi.
Acerbi e la finale di Champions: “Resta l’amarezza, potevamo far male al City”
Francesco Acerbi, Inter - Foto LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI