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“Il Newcastle ha tutto il diritto di sentirsi derubato. Kylian Mbappe non avrebbe mai dovuto avere la possibilità di pareggiare dal dischetto negli otto minuti di recupero. Szymon Marciniak ha arbitrato la finale della Coppa del Mondo 2022 e Tomasz Kwiatkowski era il suo VAR. Sono una coppia esperta e molto rispettata, ma questo deve essere considerato un errore enorme da parte loro”. Lo scrive l’ex arbitro Mark Clattenburg in un pezzo di analisi pubblicato sul Daily Mail in riferimento al finale di PSG-Newcastle, terminata 1-1 dopo un rigore nel recupero.
“Tutto ciò che chiediamo è che i nostri arbitri e VAR siano tanto forti quanto coerenti nel loro processo decisionale. All’inizio di questo scontro di Champions League, abbiamo visto la palla colpire Lewis Miley sulla coscia e poi rimbalzare su un braccio leggermente lontano dal suo corpo e Kwiatkowski ha deciso di non mandare Marciniak al suo monitor per una revisione. Ma poi, nel pieno del tempo di recupero, vediamo un’azione quasi identica. La palla rimbalza sul petto di Tino Livramento e sul gomito e questa volta Kwiatkowski consiglia una revisione di Marciniak”, prosegue Clattenburg.
“Mentre è al monitor, Marciniak è convinto che il braccio di Livramento sia teso per via dell’angolazione specifica che il VAR gli sta mostrando. Ma l’angolazione da dietro la porta, che tutti abbiamo visto in televisione ma che il VAR non ha mostrato a Marciniak, dimostra chiaramente che non è stato così. Livramento non ha aumentato lo spazio occupato dal proprio corpo. Il suo braccio era in una posizione naturale per il movimento che stava facendo. Non ha avuto il tempo di reagire alla deviazione. Questo rigore è andato contro tutte le indicazioni della UEFA e il Newcastle ne ha pagato il prezzo”, conclude.
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